Capolavoro assoluto della carriera degli Helloween e del power metal tutto, "Keeper of the Seven Keys Part II" porta alla perfezione le premesse del disco precedente.
"Keeper of the Seven Keys Part I" aveva messo gli Helloween saldamente al
timone delle più interessanti band di heavy metal tedesche; se il disco
aveva un difetto di certo non era nelle composizioni, quanto nelle
influenze che emergevano in forma a volte troppo
netta dalle singole componenti dei brani: di volta in volta si
sentivano ispirazioni degli Iron Maiden, degli Scorpions, di Yngwe
Malmsteen, dei Queen, dei Manowar, dei Van Halen, dei Judas Priest, pur
nell'amalgama originale che il gruppo ne tirava fuori. Come una torta
buona ma nella quale il pasticcere ancora non riesce a rendere il tutto
ben omogeneo.
Questo problema non c'è più in "Keeper of the Seven Keys Part II": qui la torta è completamente un prodotto Helloween, e di fatto siamo davanti al capolavoro definitivo della band e del power metal anni '80. La title track, in particolare, la conclusiva "Keeper of the Seven Keys", è il pezzo definitivo del power metal, pietra angolare del genere che riprende e consacra l'idea già testata nell'album precedente con la suite "Helloween" che lo concludeva: soli epici, ritornelli ultraorecchiabili in pieno stile eighties metal, diverse sezioni che non durano mai un secondo di troppo e forniscono ognuna motivi di interesse.
Oltre alla suite che chiude il disco, però, abbiamo altre sette canzoni, tra le quali sono almeno altri due capolavori del genere, "Eagle fly free" e "I want out", il pezzo più famoso della carriera del gruppo - entrambi archetipi per almeno un milione di canzoni power/epic metal dei vent'anni successivi.
Per confermare lo status di "Keeper II" come uno dei più grandi dischi dell'heavy metal tedesco e continentale del decennio.
- Prog Fox
Questo problema non c'è più in "Keeper of the Seven Keys Part II": qui la torta è completamente un prodotto Helloween, e di fatto siamo davanti al capolavoro definitivo della band e del power metal anni '80. La title track, in particolare, la conclusiva "Keeper of the Seven Keys", è il pezzo definitivo del power metal, pietra angolare del genere che riprende e consacra l'idea già testata nell'album precedente con la suite "Helloween" che lo concludeva: soli epici, ritornelli ultraorecchiabili in pieno stile eighties metal, diverse sezioni che non durano mai un secondo di troppo e forniscono ognuna motivi di interesse.
Oltre alla suite che chiude il disco, però, abbiamo altre sette canzoni, tra le quali sono almeno altri due capolavori del genere, "Eagle fly free" e "I want out", il pezzo più famoso della carriera del gruppo - entrambi archetipi per almeno un milione di canzoni power/epic metal dei vent'anni successivi.
Per confermare lo status di "Keeper II" come uno dei più grandi dischi dell'heavy metal tedesco e continentale del decennio.
- Prog Fox
(il disco completo si trova qui: https://www.youtube.com/ playlist?list=OLAK5uy_mLeHp H6TxPhE5k4ahMS9bNNyW8iyhf- j0 con abbondanti bonus tracks)
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