mercoledì 30 luglio 2025

Kaipa: "Kaipa" (1975)

Nel luglio di cinquant'anni fa vengono completate le incisioni del primo album omonimo dei prog rocker svedesi Kaipa. Il gruppo era guidato dal cantante e tastierista Hans Lundin e completato dal chitarrista Roine Stolt (in seguito fondatore dei Flower Kings), dal bassista Tomas Eriksson e dal batterista Ingemar Bergman.



(disco completo qui: https://tinyurl.com/3mrd9hfm)

Gli svedesi Ura Kaipa vengono fondati nel 1973 dal tastierista Hans Lundin e dal bassista Tomas Eriksson. A loro si unisce il batterista Thomas Sjöberg, che però deve lasciare a causa di problemi di salute l'anno successivo, venendo sostituito da Ingemar Bergman. Per rinforzare il suo suono, il trio decide nell'agosto del 1974 di ingaggiare il chitarrista diciassettenne Roine Stolt, e di cambiare nome in Kaipa.

Nel 1975 incidono e pubblicano il loro primo album omonimo, la cui copertina è opera di Roine Stolt, che per fortuna almeno è già un ottimo chitarrista. Il territorio musicale dei Kaipa è vicino a quello dei Camel e degli Yes, con un tocco di sinfonismo nordico che ricorda il prog olandese di Focus e Kayak da un lato, e un tocco di melodismo canterburyano dall'altro. Anche lo stile vocale di Hans Lundin è chiaramente mutuato da quello di Jon Anderson degli Yes e di altri sodali tenorili e falsettisti.

"Musiken är ljuset", forse il brano migliore del disco, apre le danze con un classico attacco sinfonico di tastiera seguita poi dalla chitarra di Roine Stolt. Davvero emozionante l'introduzione pianistica di "Saker har två sidor", che però tradisce le aspettative con uno svolgimento un po' troppo corrivo. Eriksson usa un Rickenbacker ribadendo con forza la sua presenza nei brani (si ascolti il riff alla Camel di "Oceaner föder liv", dal finale prodigioso) e Bergman dialoga con gli strumenti solisti fornendo un ottimo tappeto ritmico.

La capacità di trovare delle soluzioni melodiche di assoluto rilievo è uno dei punti forti del disco, sebbene non tutte le canzoni riescano a sostenersi per tutta la loro durata ("Se var morgon gry"), a causa della poca esperienza e maturità del gruppo (anche sul piano compositivo, curato su questo album dai soli Lundin e Stolte, individualmente o in coppia), per non parlare dei brevi strumentali-riempitivo ("Allting har en början" e "Förlorad i Istanbul"). Non mancano comunque positive influenze dalla musica popolare svedese ("Skogspromenad").

È abbastanza chiaro che si tratti di un disco d'esordio di una formazione giunta tardi come esponente di un genere in declino. Ciò detto, senza brillare per originalità ma senza essere stancamente derivativi, i Kaipa mostrano già di avere talento compositivo ed esecutivo e idee buone. Presto Roine, Hans, Tomas e Ingemar faranno ancora meglio. Lundin e Stolte, non a caso, diverranno tra i principali interpreti svedesi del progressive nei cinquant'anni successivi.

- Prog Fox


#kaipa:
#roinestolt (chitarre acustiche & elettriche, voce)
#hanslundin (voce, pianoforte, piano elettrico, organo hammond, sintetizzatori, glockenspiel)
#tomaseriksson (basso elettrico & voce)
#ingemarbergman (batteria, percussioni & voce)

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