venerdì 25 luglio 2025

Caravan: "Cunning Stunts" (1975)

Usciva il 25 luglio di cinquant'anni fa "Cunning Stunts", settimo album dei Caravan, esponenti di spicco della cosiddetta scena di Canterbury. Il disco vede l'ennesimo cambio di formazione (Mike Wedgwood, ex-Curved Air, prende il posto al basso di John G. Perry), e nonostante alcuni momenti perfino ottimi ("the Show of Our Lives", la suite "the Dabsong Conshirtoe") il disco rappresenta il primo gradino discendente per la formazione.



(disco con brani extra qui: https://tinyurl.com/3b4vkp2u)

Dopo due album con il bassista John G. Perry, incisi nello spazio di due anni scarsi, i Caravan devono affrontare l'ennesimo cambio di formazione e reclutare il loro terzo bassista, Mike Wedgwood, noto per la militanza nei prog rocker classicheggianti Curved Air dal 1971 al 1973. Il chitarrista-cantante Pye Hastings, divenuto leader riluttante a causa del continuo turbinìo di membri che vanno e vengono, può così lasciare maggiormente la scena proprio a Wegwood (che compone due brani e canta in buona parte dell'album) e al tastierista David Sinclair, che compone la suite da 18 minuti che occupa quasi tutto il lato B dell'album, oltre al brano di apertura "the Show of Our Lives".

Il problema principale del disco risiede nella produzione, che assume un tono più leggero, in accordo con i tempi storici che vedono la fine dell'età dell'oro del progressive, e nei contributi sottotono di Hastings e Wedgwood, canzoni sicuramente non brutte ma abbastanza inoffensive, che mancano un po' di definizione. Questo tipo di stile verrà perseguito sul successivo "Blind Dog at St Dunstans" (1976) con risultati decisamente migliori, nonostante il fatto che la produzione resterà un po' troppo laccata per convincere del tutto. Questi elementi fanno sì che "Cunning Stunts" sia il primo disco dei Caravan a non convincere compiutamente, il primo in cui la somma delle parti risulta di valore inferiore ai singoli elementi ottimali isolati.

Sono proprio i due brani di Sinclair i più interessanti del disco. In particolare, il momento migliore dell'album risulta essere l'apertura di "The Dabsong Conshirtoe", magnum opus del disco opera del tastierista David Sinclair. Il primo movimento si caratterizza per una musica nostalgica e commovente, dalle liriche struggenti interpretate dal chitarrista Pye Hastings con dolcezza intollerabile. Eccellente anche l'ingresso del bassista Mike Wedgwood alla voce per guidare il secondo movimento, aggressivo e incalzante.

Disco di transizione, così come il successivo "Blind Dog at St Dunstans", con cui costituisce una sorta di coppia concettuale, è il penultimo disco di valore della formazione prima della lunga fase di mediocrità del 1976-1980.

- Prog Fox


Caravan:
#pyehastings (chitarre acustiche & elettriche, voce) #davesinclari (piano, organo, sintetizzatori & tastiere; arrangiamenti degli archi) #geoffreyrichardson (viola, chitarre elettriche, flauti & fischietti) #mikewedgwood (basso elettrico, sintetizzatori, percussioni & voce; arrangiamenti degli archi) #richardcoughlan (batteria) ospiti: #jimmyhastings (arrangiamenti dei fiati)

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