giovedì 9 gennaio 2025

Fabrizio de Andrè: "Volume VIII" (1975)

Leggendario album sorto dalla collaborazione tra Fabrizio de André e Francesco de Gregori, "Volume VIII" è un eccellente disco, ennesima conferma della grandezza del cantautore genovese nel panorama italiano. Tra le altre, l'album contiene capolavori come "la cattiva strada" e "Amico fragile", e non solo.



(disco completo qui --> https://tinyurl.com/mrx8n38z)

Archiviate le influenze francesi e morriconiane e conclusa la collaborazione con Nicola Piovani nel 1973, Fabrizio de André decide di cambiare ancora una volta approccio musicale, voltandosi questa volta verso i cantautori americani come Bob Dylan e Leonard Cohen che erano maggiore ispirazione di colleghi quali Francesco Guccini e Francesco de Gregori. È forse proprio per questo motivo che Fabrizio sceglie De Gregori come nuovo partner musicale, a partire dalla realizzazione della sua versione di "Desolation Row" di Bob Dylan (1974). In seguito, De André invita De Gregori nella sua casa in Gallura, dove passano un mese a scrivere insieme.

Numerose sono le storie e gli aneddoti sulla collaborazione fra i due cantautori, da quella che vuole Francesco attivo di giorno e Fabrizio di notte, che si correggono e modificano a vicenda gli appunti quando l'uno si sveglia e l'altro va a dormire, alla genesi della dolcissima "Oceano", risposta di De Gregori alle insistenti domande del dodicenne Cristiano de Andrè ("e arrivò un bambino con le mani in tasca ed un oceano verde dietro le spalle, disse - vorrei sapere quanto è grande il verde, come è bello il mare, quanto dura una stanza"); ma al di là degli aneddoti, generalmente divertenti, nel segno di una rispettosa e anarchica complicità, quello che resta è un album meraviglioso.

L'album si apre con "la cattiva strada", canzone chiaramente ispirata alla sopracitata "Via della povertà", e ne replica gli ottimi risultati lirici. Sebbene musicalmente molto essenziale, sarà uno dei brani più celebri e riusciti dell'album, e l'ennesimo omaggio di Fabrizio ai poveri, agli umiliati e agli sconfitti dalla vita.

La natura intima e acustica del disco emerge anche in "Nancy" (altra traduzione coheniana di De Andrè) e "Giugno '73", che ripercorrono lo stile di folk minimalista di "Oceano", nonché "le storie di ieri", unico brano dell'album scritto esclusivamente da Francesco de Gregori, e "Canzone per l'estate", quasi una appendice di "Storia di un impiegato" che racconta un finale alternativo in cui il protagonista del concept album ha deciso di non ribellarsi al sistema ma di accettare il suo ruolo nella società. L'unico brano con un arrangiamento più rock resta "Dolce luna", strepitosa, ironica ballata marinaresca cantata con un mezzo sorriso sardonico sulle labbra, con finale in grammelot gaelicizzante.

A conclusione del disco c'è uno dei poemi-manifesto di De Andrè, la terrificante "Amico fragile", giustamente uno dei suoi pezzi più belli e celebrati, e uno dei pochi scritti e firmati esclusivamente dal cantautore genovese. Colorato dalle chitarre dei suoi collaboratori (Ernesto Massimo Verardi, Claudio Bazzari, e i fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda), dagli archi di Tony Mimms e da un breve inciso di sax, il brano, di potenza superiore, è uno dei più autobiografici di De André, notoriamente scritto dopo una sfuriata contro un gruppo di amici che voleva costringerlo frivolmente a suonare per loro invece di discutere di politica. 'Evaporato in una nuvola rossa' perché costantemente 'molto più ubriaco di voi', anche se 'mai che mi sia venuto in mente' di esserlo, De André dice che 'è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra' e rivendica di essere 'più curioso' e 'meno stanco' degli amici che lo stanno a sentire e, forse, anche del suo pubblico; anticipando il riflusso con la stessa lucidità con cui aveva anticipato il terrorismo.

Passeranno tre anni prima che De Andrè torni a incidere, cambiando ancora collaboratore principale (Massimo Bubola) e direzione sonora (verso un folk rock più muscolare e country-eggiante, alla Band o alla Dylan di metà anni settanta).

- Prog Fox

Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...