Esce quarant'anni fa (c'è chi dice il 15 giugno e chi dice il 27 novembre) "Puzzle", album della cantautrice rock italiana Gianna Nannini. Si tratta del disco che, grazie soprattutto al singolo "Fotoromanza", la lancia come star in Italia, paese dove era stata finora una artista underground rispetto alle grandi vendite ottenute nei paesi di lingua tedesca come Germania e Svizzera.
(disco completo --> https://tinyurl.com/mryhpabj)
Proiettata nel mondo musicale tedesco, Gianna Nannini lavora con il leggendario produttore Conny Plank, collaboratore di una messe infinita di gruppi krautrock negli anni settanta (Can, Neu!, Kraftwerk, Cluster, Harmonia, Ash Ra Tempel, Guru Guru, Kraan, Eloy, Grobschnitt, Hoelderlin, Triumvirat...) e di new wave (Devo, Ultravox, Eurythmics, Killing Joke ...). Con una band mista di musicisti italiani e tedeschi, e coautori come Raffaella Riva (cantante del Gruppo Italiano, quelli di "Tropicana"), Mauro Paoluzzi (noto principalmente come spalla di Roberto Vecchioni per vent'anni, ma presente nella squadra di Gianna sin dal 1979) e Plank stesso, la Nannini si fa più ballabile e commerciale, abbandonando in parte i toni più futuristi e autoriali del precedente "Latin Lover" mantenendo elevata la qualità della sua arte.
"Fotoromanza" è la mega-hit del disco, un pezzo irresistibile il cui videoclip è girato nientemento che da Michelangelo Antonioni, una canzone synth dance che non ha niente da invidiare ad analoghe hit di Madonna, Eurythmics o Cyndi Lauper. "Fotoromanza" è la canzone che lancia la Nannini in Italia, dove arriva al numero #1 nelle classifiche dei singoli, mentre in Germania, paese in cui l'artista aveva avuto finora molto più successo che in Italia, la canzone è accolta con freddezza, forse per il verso 'questo amore è una camera a gas'...
Gianna Nannini comunque non è una one hit wonder, e lo dimostra anche in questo album praticamente con tutti i pezzi del disco, davvero di ottimo livello: "Kolossal", altro buon riscontro in termini commerciali, la funkeggiante "Ciao" e la strepitosa, ironica, sensuale "Ballami", che non può non strappare un sorriso all'ascoltatore.
C'è anche spazio per brani più sperimentali come la latineggiante "Fiesta" o come "l'Urlo", scritta con il batterista Rüdiger Braune, che rimanda alle atmosfere quasi industriali di alcune canzoni degli album precedenti ("Wagon-Lits", "Ragazzo dell'Europa"), oltre che per pezzi come "Se vai via" e la scanzonata "Siamo ricchi" (in cui Nannini da prova della sua ugola scorticante) che rievocano la carica rock degli esordi (e di parte del suo futuro).
"Fotoromanza" è uno dei dischi di maggior successo della carriera di Gianna Nannini, il suo primo grande successo in Italia, e uno dei migliori album della sua discografia, realizzato in un periodo estremamente positivo dal punto di vista artistico per la cantante. Non può che essere consigliato a un'ampia fetta di pubblico: oltre che imprescindibile per gli amanti della Gianna, ai fan del synth pop di alto livello, e agli appassionati degli anni ottanta in genere.
- Prog Fox
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