sabato 11 giugno 2022

Dire Straits: "Love over Gold" (1982)

L'11 giugno del 1982 vengono completate le registrazioni di "Love over Gold", quarto album dei Dire Straits, che verrà pubblicato il 24 settembre dello stesso anno. "Love over Gold" è un altro strepitoso disco di Mark Knopfler e soci, che continuano ad accreditarsi come una delle migliori e più rilevanti formazioni di rock classico degli anni ottanta.



(disco completo: https://tinyurl.com/2p82a9e2)

Squadra che vince si cambia ma forse non troppo. Dopo il terrificante litigio tra i fratelli Knopfler avvenuto durante le registrazioni del superbo "Making Movies", in apparenza non ancora superato a distanza di quarant'anni, Mark diventa unico padrone del gruppo, che comprende i membri storici John Illsley al basso e Pick Withers alla batteria.

Dopo avere realizzato il proprio capolavoro assoluto grazie al supporto al pianoforte dello springsteeniano Roy Bittan, Knopfler assolda il tastierista Alan Clark per garantirgli continuità tra lavoro in studio e dal vivo, e il chitarrista Hal Lindes per rimpiazzare il fratello. Il vibrafonista Mike Mainieri presta le sue capacità su un paio di brani.

Sono i lunghi viaggi in tour in America a ispirare la scrittura di "Telegraph Road", vero inno all'epos di frontiera degli Stati Uniti, alla progressiva coltivazione e colonizzazione della terra, all'arrivo dei nuovi mezzi di comunicazione come appunto il telegrafo. Canzone epica di 14 minuti di durata, incrocia Bruce Springsteen e i Pink Floyd (si senta l'incredibile introduzione al brano) in modo che probabilmente nessuno avrebbe saputo concepire, figuriamoci realizzare, se non Mark Knopfler e i suoi sodali; spiccano naturalmente Knopfler (chitarra classica, chitarra elettrica in fingerpicking, steel guitar) e Withers per varietà delle soluzioni presentate, mentre la storia segue l'America dagli anni della frontiera alla disoccupazione reaganiana degli anni '80 che era anche al centro delle preoccupazioni del Boss.

Seguono i singoli "Private Investigations", favolosa narrativa noir dominata dal suono della chitarra classica, e l'esuberante "Industrial Disease". Quest'ultima, e la canzone eponima "Love over Gold", riascoltate oggi fanno sorridere ironicamente pensando al vizio di Knopfler di scrivere e riscrivere le proprie canzoni, dato che si tratta rispettivamente di anticipazioni meno a fuoco di "Walk of Life" (singolone clamoroso dei Dire Straits nel 1985) e "Private Dancer" (regalata a Tina Turner per il suo disco solista omonimo del 1984).

Ultima traccia del disco è "It never rains", che canalizza l'altra grande influenza nella scrittura e nel canto di Knopfler, ovvero quella di Bob Dylan, col quale peraltro aveva suonato nel 1979. In modo molto appropriato, è un fantastico assolo del chitarrista a concludere l'album.

Purtroppo, il batterista David 'Pick' Withers lascia il gruppo dopo la pubblicazione dell'album, nel 1982. Il suono di Withers, integrato per anni nella fase più luminosa della carriera del gruppo, mancherà profondamente, anche perché il gruppo non troverà più un batterista permanente, affidandosi a grandi professionisti che però non saranno mai pienamente parte dei Dire Straits.

A parere di chi scrive, "Love over Gold" non arriva ai livelli di "Making Movies", seppure risultando nella sua compattezza, negli arrangiamenti del collettivo, nella sintonia fra i musicisti, nella scrittura, nel suono più organico e vintage, più coerente e meno ammiccante del pur multimilionario "Brothers in Arms" che lo segue. "Telegraph Road", però, rimane probabilmente la migliore canzone, e il più grande risultato artistico, di tutta la carriera dei Dire Straits, e del Mark Knopfler autore e chitarrista.

- Prog Fox

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