giovedì 28 aprile 2022

Paul McCartney: "Tug of War" (1982)

Quarant'anni fa oggi usciva "Tug of War", album dell'ex-Beatle ed ex-Wing Paul McCartney. Il cantante e bassista britannico confezionava uno dei dischi più belli della sua carriera solista, ispirato tragicamente anche dalla morte dell'amico John Lennon, ucciso nel 1980, e che vedeva la partecipazione, oltre alla moglie Linda e all'amico di una vita Denny Laine, di Eric Stewart dei 10cc, di George Martin alla produzione, di Steve Gadd alla batteria, di Stanley Clarke al basso, del rock'n'roller Carl Perkins e soprattutto di Stevie Wonder, con cui duetta sull'inno antirazzista "Ebony and Ivory", e del collega ex-Beatle Ringo Starr.



(disco completo: https://tinyurl.com/bdha7b3y

La morte di John Lennon pone definitivamente fine alla volontà di Paul McCartney di proseguire la propria carriera con i Wings, la rockband con cui ha lavorato per tutti gli anni settanta. Sconvolto per l'omicidio dell'amico-rivale, Paul scrive forse il disco più riflessivo e sincero della sua carriera. Volendosi fare carico del messaggio sociale di John, contatta Stevie Wonder e gli chiede di duettare su "Ebony & Ivory", inno antirazzista con cui conclude uno dei dischi più seri e profondi che abbia mai inciso, fortemente contrapposto alle atmosfere escapiste delle 'silly love songs' e dell'arte per l'arte dei suoi anni settanta. L'episodio rimane comunque circoscritto - non sentiremo più un Paul così.

Ed è un peccato, perché le atmosfere di "Tug of War" rendono giustizia al musicista, al compositore, al cantante. Numerosi sono i brani di ampio respiro, dal sapore epico e solenne, a partire dalla meravigliosa traccia che da il nome al disco (a proposito, 'tug of war' significa 'tiro alla fune' in inglese, secondo il dizionario almeno). Oltre a essa, ritroviamo questa atmosfera anche nei tre minuti dissociati e immensi di "The Pound is Sinking", nella dolcissima "Somebody who cares" e in un ennesimo capolavoro del genere, l'elegiaca "Wanderlust".

Il pop impeccabile di Macca non è comunque scomparso: l'ottimistica "Take it all away", la levigatissima e già citata "Ebony and Ivory", il divertissement rock and roll anni cinquanta di "Ballroom Dancing" e di "Get it", quest'ultima con la partecipazione di una stella dei fifties come Carl Perkins, fanno da controcanto alle tracce più seriose.

Meno convincente la traccia dance scritta e suonata assieme a Stevie Wonder, "What's that you're doing", che non è male nel complesso (e cresce nel finale) ma suona un po' fuori posto nell'ambito del disco. Comunque nulla di grave e sicuramente non una brutta canzone.

A completare il disco troviamo la breve, acustica "Here today", dedicata a John Lennon con parole sincere e commoventi ('I really loved you and was glad you came along'). L'ombra di John, della sua influenza su Paul e della sua tragica scomparsa rimangono come una pietra fondante dell'ispirazione e della riuscita di "Tug of War", così come della scelta di circondarsi di amici come George Martin (alla produzione) e Ringo Starr (batteria in "Take it all away", "Ballroom Dancing" e soprattutto meraviglioso in "Wanderlust"). Naturalmente anche sua moglie Linda è ben presente ai cori, sebbene in un ruolo più defilato rispetto ai Wings: questo è un album profondamente 'solo' di Paul, il bromance con John per l'ultima volta nella sua carriera ha un ruolo centrale nella sua espressione artistica, e Linda rispettosamente capisce che il marito deve dedicarsi prima di tutto all'amico.

Difficilmente ritroveremo un Paul così ispirato nel prosieguo della sua carriera. Gli anni ottanta saranno difficili, con dischi sempre meno a fuoco, e il tentativo deleterio comune a così tanti artisti dell'era classica del rock di riaggiornarsi ai nuovi trend con sintetizzatori e drum machine che non sono davvero in grado di usare. Quando uscirà dalla sbornia eighties, non ritroverà più il livello di "Tug of War", anche se continuerà occasionalmente a sfornare lavori di buon livello. "Tug of War" rimane, per chi scrive, l'ultimo colpo da maestro di una carriera illuminata.

- Prog Fox

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