venerdì 17 settembre 2021

Guns n' Roses: "Use your illusion" (1991)

Il 17 settembre di trent'anni fa uscivano separatamente i due volumi di "Use your illusion", doppio album dei Guns n' Roses, clamoroso disco celebrativo di una intera era musicale, che riassumeva un decennio di influenze e deviazioni dell'hard rock americano e ne costituiva probabilmente l'ultimo, grandioso capolavoro. Autocelebrazione gargantuesca, smisurato nel senso di fuori misura, fuori dai limiti, eccessivo e non sempre centrato, resta però il disco da avere assolutamente per comprendere un'epoca troppo spesso dimenticata e derisa ingiustamente.



I due LP si possono trovare qui:

Use your illusion I
Use your illusion II


Nel 1991 i Guns n' Roses sono al culmine della fama e della potenza. Sono anche sempre più fuori controllo: Axl e Slash litigano durante le registrazioni del nuovo album; il batterista Steven Adler, eroinomane perso, viene licenziato e sostituito con Matt Sorum, proveniente dai Cult; Izzy Stradlin si stranisce per la partenza di Adler e i litigi del gruppo; viene pianificato un tour mondiale di 18 mesi e 192 concerti per lanciare l'album; l'album non viene finito in tempo e il tour inizia con i Guns ancora impegnati in sessioni di registrazione part-time tra un concerto e l'altro; il 2 luglio a St Louis, Axl Rose scende dal palco picchia un fan che sta filmando il concerto (verrà condannato a 50'000 dollari di multa e a 2 anni con la condizionale).

In qualche modo, comunque, i Guns riescono a terminare il disco. Come operazione promozionale, l'album viene pubblicato con i due dischi acquistabili separatamente. A 4 anni di distanza dal loro primo e finora unico album vero e proprio, l'attesissimo "Use your illusion" li conferma come il gruppo più grande del mondo - per l'ultima volta. In "Use your illusion", i Guns inseriscono veramente di tutto, in primis la loro conoscenza enciclopedica e la loro padronanza, interiorizzazione e rielaborazione di decenni e decenni di musica popolare. Nel disco ci sono il blues, il boogie, l'heavy metal, il rock classico, nella forma di due cover che diverranno leggendarie, quella di "Live and let die" dei Wings di Paul McCartney e quella di "Knockin' on heaven's door" di Bob Dylan (e non è un caso che in questo album ci si ricolleghi idealmente quindi a Beatles e Dylan).

Naturalmente ciò che colpisce, giustamente, non sono le qualità tecniche e le riletture, ma il patrimonio musicale ed espressivo propriamente composto dalla formazione, a partire dai pezzi immortali, che qui sono almeno tre, ovvero "Don't cry", classico pezzone romantico che qualcuno definirebbe 'strappamutande', "November Rain", epos di nove minuti sicuramente in lizza per il titolo di più grande ballata hard rock di tutti i tempi, e "Civil War", ai quali aggiungeremo un quarto capolavoro meno noto ma davvero al livello degli altri come "Coma" e la sottovalutata, strepitosa "The Garden", il singolo che non ebbe successo e stentiamo a capire perché, tra i tocchi country blues alla Stones e il solo ispirato di Slash che ne fanno una canzone di primissimo livello.

Vero che il doppio album viene criticato giustamente per il quantitativo di riempitivi e di pezzi non sempre memorabili. Ma, lo ribadiamo, "Use your illusion" è il riassunto di quarant'anni di musica realizzato con gli occhi e il cuore di un gruppo di cattivi ragazzi emersi dal disagio urbano di Los Angeles, e in questo senso non può essere valutato esclusivamente nei termini dell'orecchiabilità delle canzoni (come nessun critico musicale serio poi farebbe per artisti con meno cattiva fama alle spalle). Di fatto, "Use your illusion" è un capolavoro nonostante i suoi difetti e i suoi riempitivi, e in parte anche a causa dei suoi difetti. I blues rock e lo sleaze/punk dei Guns possono non essere mai memorabili, ma come si fa a non stupirsi della loro qualità formale? Come si fa a non apprezzare che la più grande rockband del momento si inietti nelle vene blues e punk nel 1991 per rigenerarli e rigirarli a una nuova generazione di metallari e rocker che sono cresciuti senza avere mai sentito una nota di BB King o di hardcore?

Il caos nel gruppo, l'abuso di sostanze, gli eccessi del tour e le difficoltà nel creare l'album segneranno anche la fine del gruppo come entità creativa. Il clima sempre più insostenibile nel gruppo porta Izzy Stradlin a lasciare i Guns il 7 novembre 1991 dopo un concerto in Germania. Il gruppo inciderà un altro disco di cover, "The Spaghetti Incident", prima di naufragare nei litigi e nella follia megalomane di Axl Rose. Pochi presteranno attenzione: per allora, grunge e brit pop avranno avuto la meglio sull'heavy metal e l'hard rock.

- Prog Fox

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