Il 7 agosto di cinquant'anni fa, le Mothers of Invention di Frank Zappa, nella controversa formazione che comprendeva gli ex-Turtles Mark Volman e Howard Kaylan alle voci soliste, suonavano a Los Angeles un concerto in parte immortalato sull'album "Just another band in LA", diviso in un lato A che ospitava la comicità in musica di "Billy the Mountain", che alternava sketch parlati e momenti cantati, e un lato B con due classici della band e due brani inediti.
(il disco completo qui: https://tinyurl.com/yuvf958v)
Nel maggio del 1970, Frank Zappa recluta Howard Kaylan e Mark Volman, leader degli appena disciolti Turtles, famosi in particolare per il classico "Happy Together", e fa di loro i cantanti principali del suo show dal vivo con le Mothers of Invention - d'ora in avanti chiamate semplicemente Mothers. Il fatto che si tratti di un periodo particolarmente pornaccioso della musica di Zappa, e che la formazione si dedichi anche a sketch comici inframezzati alla musica, suona come anatema a molti degli zappiani più fedeli, e questa fase del gruppo non è generalmente molto amata.
Secondo album dal vivo registrato nel 1971, dopo "Fillmore East—June 1971", entrambi live realizzati durante la produzione del mega progetto zappiano "200 Motels", doppio album che sarebbe stato pubblicato da ottobre e che esaurisce il repertorio di quella che è stata anche chiamata la 'vaudeville band' di Zappa prima della 'fase fusion' di "Waka/Jawaka" e "Grand Wazoo" (entrambi del 1972). A completare la formazione, oltre a Zappa, Kaylan e Volman, troviamo il batterista scozzese Aynsley Dunbar, reduce dallo scioglimento del suo gruppo di blues rock, il fedelissimo Ian Underwood a fiati, tastiere e voce, Don Preston a tastiere e soprattutto minimoog, e Jim Pons a basso e voce.
Il disco ha comunque una particolare rilevanza per gli storiografi zappiani per il fatto che contiene, sul lato A, i 24 minuti di "Billy the Mountain", un numero comico-musicale che descrive le peripezie, appunto, di Billy, una montagna che va in vacanza con la moglie Ethell (un albero) e semina il panico per mezza America. Nonostante molte parti cantate e suonate, si tratta più di teatro musicale che non di rock'n'roll, pieno di momenti parlati e sketch comici che si riferiscono ad aspetti della cultura pop e della politica del tempo. Sarà che la comprensione di questi sketch è per noi limitata, oppure il fatto che 24 minuti di una cosa così non si augurano neanche al proprio peggior nemico, ma "Billy the Mountain" non ci pare una grandissima idea. Altri critici, però, come il russo George Starostin, ne vanno ghiotti, per cui a voi l'ardua sentenza.
Seguono, sul lato B, una versione dal vivo del classico "Call any vegetable", reinterpretata ottimamente in una chiave più rock, con un grande seppur troppo breve assolo di chitarra di Zappa e citazioni di "God bless America"; e l'inedito "Eddie are you kiddin", scritto da Zappa con Kaylan e Volman e che si rifa all'amore per il doo woop che aveva caratterizzato anche i primi anni delle Mothers.
Il brano più incredibile del disco, però, e uno dei più controversi della carriera di Zappa, è l'inquietante "Magdalena", in cui il baffuto grassone Howard Kaylan interpreta un padre che implora la figlia sedicenne di avere un rapporto incestuoso con lui. Estremamente orecchiabile, con un ritornello degno degli Who di "Tommy", ha una musica perfetta che si insinua nel vostro subconscio anche grazie alle strepitose armonie corali, alle accelerazioni di batteria di Dunbar, prima che vi rendiate conto di che cosa stiate canticchiando. Sul finale, "Magdalena" si immerge in influenze latin rock da Santana e non a caso si trasforma in una strabiliante versione di "Dog Breath" (da "Uncle Meat", 1969), con armonie corali a cinque voci perfette e un finale pazzesco dominato da un assolo colossale di Zappa col wah-wah mentre Aynsley Dunbar suona forsennatamente come fosse una intera orchestra di percussioni. Un totale di dieci minuti di pura perfezione, tra le cose più belle mai incise dalle Mothers a parere del vostro umile recensore.
Da sempre considerata con sospetto dai principali esegeti zappiani, la formazione delle Mothers con Eddie & Flo si rivela saldamente alla pari di ogni altra squadra messa insieme da Frank per i suoi progetti di vario genere. Se avete abbastanza stomaco da sopportare "Magdalena" e abbastanza interesse per la comicità sul palco per tollerare "Billy the Mountain", questo disco fa al caso vostro.
- Prog Fox
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