Nell'agosto di cinquant'anni fa veniva inciso "Liquid acrobat as regards the air", album della scozzese Incredible String Band. Il disco della svolta rock, vede il gruppo abbandonare i suoni più naive e acid folk in favore di un folk rock più progressive, pulito e cristallino. Inusuale ma riuscito grazie alla forza delle nuove composizioni.
(disco completo: https://tinyurl.com/fp248jae)
Persa Rose Simpson dopo "U", la Incredible String Band dei cantautori scozzesi Robin Williamson e Mike Heron prosegue la propria opera con l'ormai veterana Licorice McKechnie e col nuovo arrivto Malcolm Le Maistre. Tutti e quattro i musicisti proseguono l'ormai tradizionale approccio che li vede tutti cantare e suonare le composizioni - tutte di Williamson e Heron - un numero incredibile di strumenti di ogni tipo.
Quello che cambia è però la scelta della produzione e degli arrangiamenti: per la prima volta infatti la Incredible String Band abbandona il suono psichedelico e naive ed entra in una nuova fase della carriera, che la rende superficialmente indistinguibile dai numerosi gruppi folk prog degli anni settanta come gli Amazing Blondel o i Gryphon. La produzione infatti è limpida, le chitarre acustiche non hanno quel suono originalissimo dal timbro duro e vibrante ma sono un po' come tutte le altre. Ciò che salva "Liquid acrobat as regards the air" è la qualità delle composizioni, alcune delle quali fra le migliori dai tempi di "Wee Tam and the Big Huge" del 1968.
L'elenco dei pezzi notevoli è lunghissimo: la variegata "Talking of the End" (tra influenze orientali e pedal steel guitar), "Dear Old Battlefeld" (con un bel solo di chitarra di Heron e la batteria incalzante dell'amico Gerry Conway), "Cosmic Boy" per piano e voce di Licorice (anche coautrice del brano), "Worlds they rise and fall", il ritornello struggente di "Painted Chariot", "Red Hair", "Here till here is there", i dieci minuti della strabordante "Darling Belle" a quattro voci e in più parti.
Nessuno dei pezzi rimanenti è poi da disprezzare, anche se il medley di brani tradizionali per violino "Jigs & Reels" sembra roba che farebbero meglio i Fairport Convention e "Tree", nonostante l'appassionata prova vocale di Heron, non convicne appieno.
Possiamo concludere che "Liquid acrobat as regards the air" è così un album assolutamente riuscito, nonostante la svolta stilistica non certo convincente, che annacqua sonorità che forse, con composizioni di questo livello, sarebbe ancora valso la pena esplorare.
- Prog Fox
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