domenica 13 giugno 2021

Claudio Bisio: "Patè d'Animo" (1991)

Usciva il 13 giugno di trent'anni fa "Patè d'Animo", primo e unico disco del comico Claudio Bisio, scritto e realizzato in tandem con Rocco Tanica, tastierista e co-autore degli Elio e le Storie Tese. Disco originalissimo, brillante, contiene veri classici delle comedy songs quali "Rapput", "Le donne di Tunisi" e "La droga fa male".



(disco completo qui --> https://tinyurl.com/48au5ew9)

Nell'estate del 1991, fra i tanti, soliti tormentoni estivi, tipo "Gypsy Woman" di Crystal Waters o "This is your life" dei Banderas, si fa strada un bizzarro rap che racconta la storia di un fidanzato geloso della ragazza andata in vacanza in Grecia con un'amica. Il brano si chiama "Rapput", l'artista si chiama Claudio Bisio e la canzone è scritta da Bisio assieme al signor Sergio Conforti, meglio noto al pubblico con lo pseudonimo di Rocco Tanica, tastierista del gruppo di rock demenziale milanese Elio e le Storie Tese. Il 27 luglio il pezzo arriva addirittura al primo posto nella classifica dei singoli più venduti della settimana.

Claudio Bisio è un comico parte della scuola di Zelig, attore amico del regista Gabriele Salvatores, per cui recita in ruoli importanti in "Kamikazen" (1988) e "Mediterraneo" (1991). Ancora lontano dal grande successo che sarebbe arrivato con la partecipazione a due edizioni di "Mai dire Gol" (1997-1999) e soprattutto con l'arrivo in televisione di "Zelig" (1996-1997, 2000-2012), Bisio decide di cimentarsi con Rocco Tanica sulla distanza dell'album in un disco di comicità in musica.

La presenza di Tanica ovviamente implica chiari rimandi alla poetica musicale di Elio e le Storie Tese, anche se la musica qui viene sviluppata secondo interessi individuali del tastierista che solo in parte vengono esplorati nel contesto del gruppo, in primis i campionamenti e le distorsioni ed elaborazioni vocali. L'uso originale di queste e quelli è davvero ammirevole, da comparare favorevolmente con le vette raggiunte da Beastie Boys e Dust Brothers in "Paul's Boutique" (1989).

Oltre a Bisio e Tanica, il terzo lato del triangolo creativo del disco è rappresentato da Michele Todini, meglio noto come il cantante di "Goldrake", che partecipa tanto in qualità di musicista che di cantante e compositore dei brillanti falsi jingle pubblicitari "Essa, Gace; Eddie, Vertente" e "la boutique della ricotta". Compaiono come ospiti poi Cesareo alla chitarra ed Elio in "Germano, i sellini e sua madre", un duetto che rappresenta uno dei momenti migliori dell'album. A concludere la relazione strettissima con gli Elii, la produzione di Claudio Dentes alias Otar Bolivecic, produttore del gruppo, e la presenza di Paolo 'Feiez' Panigada alle registrazioni e al missaggio.

Il disco si apre con "Sapore di Pinne", esempio del virtuosismo dei campionamenti di Rocco Tanica (qui alle prese con i classici di Edoardo Vianello) e prima intelligente gag dell'album: la canzone, sottotitolata "il figlio di Rapput" (come abitudine di Frank Zappa e Captain Beefheart), è piena di riferimenti al singolo "Rapput", che compare solo a metà disco, ed è quindi incomprensibile per chi non abbia presente la canzone. Lo spaesamento di un ascoltatore casuale può essere colmato solo quando, giunti a "Rapput", sarà necessario ritornare alla prima traccia per poter, finalmente, capire di cosa diamine parlasse.

"Rapput" è naturalmente il piccolo capolavoro del disco: sicuramente superata dai tempi, visto che oggi solo ai trapper è consentito chiamare le donne puxx4nə, e comunque mai a scopi umoristici, la canzone racconta dei pate(mi) d'animo del protagonista, la cui fidanzata va in vacanza in Grecia, spinta dall'amica Giovanna (interpretata da Angela Finocchiaro nel prequel "Sapore di Pinne"), suscitandone le gelosie. Il brano contiene campionamenti dei Pink Floyd e di Lucio Battisti, un finto coro gregoriano che ironizza sul successo del disco d'esordio degli Enigma, e campionamenti/distorsioni vocali tanto care a Tanica.

Le altre perle dell'album sono rappresentate da "La droga fa male" (con la partecipazione di Peev Agliato, ovvero dell'attrice e cantante Paola Tovaglia, già presente nei primi lavori degli Elii), in cui Bisio si spaccia (sic) per un consumatore di droghe leggere che deve cantare il ridicolo brano anti-droga per espletare i servizi sociali a cui è stato condannato, facendo riferimento en passant a una vicenda di droga che riguardava il ministro Claudio Martelli; e da "Le donne di Tunisi", duetto tra Bisio e Tanica che parodizza genialmente il classico di Baccini "Le donne di Modena".

Nonostante lo sforzo profuso, il disco soffre di alcuni aspetti legati alla sua natura comica - alcune delle gag risultano francamente stantìe: "Guglielma [che vita di melma]", sforzo da seconda media di presa in giro di potenziali combinazioni nomi/cognomi come Lio Diputtanafi o Tina Schiaccia); la cover di "Think", in cui Bisio recita le liriche originali tradotte letteralmente in italiano, rappresenta 4 minuti e 30 del vostro tempo che nessuno vi ridarà indietro; ancora peggio "Alfonso 2000", che non è nulla più di un tedioso racconto di una partita di flipper, che nessuna acrobazia campionatoria di Rocco Tanica può rendere interessante.

Nel mondo dei cd, degli mp3, delle piattaforme musicali, basta comunque togliere questi inciampi dalla vostra programmazione, e "Patè d'Animo" vi regalerà una mezz'ora di risate intelligenti in musica. Ovviamente il disco è assolutamente imperdibile per i fan di Elio e le Storie Tese, oltre a ricordarci il talento naif e limpido di Claudio Bisio, non sempre impiegato dal comico in progetti all'altezza delle sue capacità.

- Prog Fox

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