martedì 4 maggio 2021

New Trolls: "Concerto Grosso per i New Trolls" (1971)

Usciva nel maggio del 1971 fa il primo grande classico del rock progressivo italiano, il "Concerto Grosso" per i New Trolls, secondo album in studio della formazione genovese. Grande successo commerciale con più di 800'000 copie vendute, contribuire a lanciare di fatto il nuovo genere nel Bel Paese, soprattutto fra i giovani musicisti di talento della Penisola.



(disco completo qui: https://tinyurl.com/hdydswe8

Nel 1971 i New Trolls sono una famosa formazione perfettamente inserita nel circuito del beat italiano, indicativamente affine a gruppi quali Equipe 84, Camaleonti, Dik Dik, Giganti, Nomadi. Rispetto ad essi, però, i New Trolls sembrano molto più orientati al nuovo corso musicale anglosassone, e molto più intenzionati a correre rischi musicali e seguire strade più ardite e impervie. La passione di Nico Di Palo per Jimi Hendrix, che lo porta a privilegiare un appassionato stile chitarristico fatto di feedback e wah-wah, è evidente, così come l'interesse di Vittorio De Scalzi per il nascente rock progressivo, che lo porta a suonare il flauto traverso alla maniera di Ian Anderson dei Jethro Tull. Nelle esibizioni dal vivo, invece dei classici pop, il gruppo indulge in lunghe improvvisazioni.

È così a loro che si rivolgono il compositore argentino Luis Enrique Bacalov, uno dei grandi autori di musiche per film della scuola cinematografica italiana, e il paroliere e discografico Sergio Bardotti, per realizzare un progetto ispirato alle opere che mescolano orchestra sinfonica e rock e che hanno prodotto a partire dal 1967 interessanti fusioni quali "Days of Future Passed" dei Moody Blues, "Ars Longa Vita Brevis" (1968) e "Five Bridges Suite" (1969) dei Nice di Keith Emerson, e due Concerti per gruppo e orchestra scritti da Jon Lord per i suoi Deep Purple (1969-1970), oltre al musical "Jesus Christ Superstar" di Andrew Lloyd Webber (1970).

Abbastanza chiaro dai nomi sopracitati che queste tendenze si stanno incanalando in quello che verrà presto chiamato art rock o progressive rock. E infatti "Concerto Grosso per i New Trolls" può probabilmente essere considerato come il disco che lancia in Italia il fenomeno prog. Vero che già c'erano state avvisaglie da parte di gruppi quali i Trip, il cui primo album faceva da ponte fra psichedelia e progressive, ma i Trip erano una formazione underground che non aveva certo la risonanza dei nomi di Bacalov o dei New Trolls.

Il progetto veniva finanziato per la realizzazione della colonna sonora del film "La vittima designata", un thriller del regista Maurizio Lucidi con protagonista Tomas Millian. In effetti esistono due diverse registrazioni del Concerto, una usata per il film (e mai pubblicata) e l'altra pubblicata su LP (e spacciata surrettiziamente come sua colonna sonora anche nelle note di copertina).

Bacalov ha l'idea di comporre la suite nella forma del Concerto grosso del barocco italiano - secondo wikipedia, 'il materiale musicale è trattato in un dialogo fra due sezioni di diversa dimensione, ovvero un piccolo gruppo di solisti, detto concertino o soli, e l'intera orchestra, detta ripieno, tutti o, appunto, concerto grosso'. Qui il ruolo dei solisti è interpretato appunto dai New Trolls.

Il Concerto di Bacalov è semplicemente stupendo, e il coinvolgimento dei New Trolls lo rende memorabile fin dagli inizi. Il flauto di De Scalzi e la chitarra di Di Palo, ispirate rispettivamente a Ian Anderson e Jimi Hendrix, colorano con aggressività e senza fronzoli le melodie intriganti di Bacalov, che si dimostra come sempre autore fantasioso e sensibile, capace di creare materiale popolare ma mai banale e di calarsi pienamente nello spirito del tempo. La sezione ritmica di Giorgio D'Adamo e Gianni Belleno non ha nulla da invidiare a quelle dei gruppi rock inglesi e americani.

Il secondo e il quarto movimento, dedicato esplicitamente a Jimi Hendrix, deceduto pochi mesi prima, vedono anche parti cantate da Di Palo, De Scalzi e Belleno, con la strepitosa voce solista del primo sempre più ispirata agli urlatori inglesi come Ian Gillan e Robert Plant, anche se il definitivo salto di qualità stilistico nel suo canto lo vedremo nel successivo album del gruppo "Searching for a Land" (1972), che trasformerà il gruppo genovese in una macchina gargantuesca determinata più che mai a un confronto alla pari con i propri coetanei oltremanica e oltreoceano.

In tal senso si esprime anche il lato B dell'album, in cui il quartetto genovese, senza orchestra ma con la partecipazione dell'organista Maurizio Salvi, studioso di musica classica e presto quinto membro a tempo pieno del gruppo, incide collettivamente una improvvisazione rappresentativa di quelle eseguite dal vivo nei concerti dell'epoca, sulla base di materiale pre-esistente, in particolare del singolo "Il sole nascerà" del 1969.

"Concerto Grosso per i New Trolls" ha un eccellente risultato di vendite e di fatto, assieme a "Collage", album delle Orme che verrà inciso nel giugno dello stesso anno, porrà le basi per l'esplosione del rock progressivo come fenomeno musicale autoctono di quegli anni. La popolarità del progressive è confermata dal successo di Genesis e Van der Graaf Generator fra i giovani italiani; i gruppi progressive spuntano come funghi e, per alcuni anni, rappresentano una ventata di novità e alternativa espressiva al cantautorato folk e soprattutto al pop melodico italiano - non senza qualche ambiguità.

- Prog Fox

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