Fairport Convention: "Angel Delight" (1971)

Nel marzo di cinquant'anni fa venivano completate le incisioni di "Angel Delight", sesto album in studio dei Fairport Convention, uno dei massimi gruppi del folk revival britannico.

(il disco completo: https://tinyurl.com/2xeeuc9j)

Dopo cinque album cambiando formazione praticamente ogni volta, i Fairport Convention non sono più particolarmente preoccupati dalla flessibilità con cui gente va e viene. Chiamatela rassegnazione, incoscienza o tranquilla fiducia nelle proprie qualità, ma il gruppo assorbe facilmente anche la partenza di uno dei suoi membri più rappresentativi, il chitarrista elettrico, cantante e compositore Richard Thompson, destinato a una interessante carriera solista.

Rimangono così in quattro: l'unico membro fondatore rimasto, il chitarrista-cantante Simon Nicol, assieme al violinista-cantante Dave Swarbrick, al bassista Dave Pegg e al batterista Dave Mattacks. Per "Angel Delight", i quattro si ispirano al biennio in cui hanno vissuto nel pub omonimo, nell'Hertfordshire, tra Londra e Cambridge. Il brano che da il titolo al disco, firmato da tutto il gruppo, è uno spettacolare folk progressive dal ritornello corale irresistibile, che tratta del periodo di vita nella casa omonima, tra pranzi consumati a basi di alici e pomeriggi con lunghi bagni in vasca tra un concerto e l'altro, prima che un camioncino non mettesse fine alla vita all'Angel Delight schiantandosi dentro la camera da letto di un membro del gruppo (e causando la morte dello sfortunato conducente).

Tra gli altri brani spiccano il tradizionale "Lord Marlborough" e "Wizard of the Worldly Game" (a firma Nicol-Swarbrick), forse il migliore del lotto.

Fra i restanti brani non ci sono picchi indimenticabili, le canzoni seguono il modello del precedente "Full House", e il gruppo naviga sornione un mare fatto di mestiere e di un certo piglio gioioso che peraltro non ci si aspetterebbe da un gruppo così martoriato da problemi. Nonostante la partenza di Thompson, "Angel Delight" mostra un gruppo vitale che sta esercitando i muscoli in vista di un nuovo piccolo capolavoro, quel "Babbacombe Lee" che verrà realizzato più avanti nel corso dell'anno.

Disco se vogliamo interlocutorio, schiacciato metaforicamente da due calibri da novanta come "Full House" (1970) e "Babbacombe Lee" (1971), "Angel Delight" è stato il massimo successo commerciale del gruppo, raggiungendo l'ottavo posto nel Regno Unito. Modellato sulla base di "Full House", è una importante tappa in vista dell'incisione, da parte dello stesso identico quartetto, della perfetta opera che realizzeranno nel prosieguo dell'anno.

- Prog Fox