mercoledì 2 settembre 2020

Dead Kennedys: "Fresh Fruit for Rotting Vegetables" (1980)

Il 2 settembre di quarant'anni fa venne pubblicato "Fresh fruit for rotting vegetables", il disco di esordio dei californiani Dead Kennedys, guidati dal cantante Jello Biafra. L'album è un capolavoro del punk e uno dei dischi in prima fila nella transizione verso il suono hardcore che dominerà la scena americana nei primi anni ottanta.



(il disco completo si può ascoltare qui: https://tinyurl.com/y2466hmn)

I Dead Kennedys si formano nel 1978 per opera del cantante Jello Biafra e del chitarrista East Bay Ray, che reclutano il bassista Klaus Flouride, il chitarrista 6025 e il batterista Ted Slesinger. Nel 1979 6025 se ne va e il quartetto incide il suo primo album, "Fresh fruit for rotting vegetables", capolavorone di un genere nascituro, ovvero l'hardcore.

Filone estremo del punk americano, l'hardcore viene inventato da Dead Kennedys, Minor Threat e Black Flag, ma i Dead Kennedys sono i primi a rilasciare un LP.

Caratteristiche dell'hardcore sono la violenza esagerata, i brani brevi e immediati, i testi impegnati e ben lontani dal nichilismo - in particolare Biafra si ispira tanto al primo Johnny Rotten per l'immaginario anarcoide e il black humor quanto a Frank Zappa e Joe Strummer nel contenuto politico e nel disprezzo per la Corporate America.

I testi trasudano odio per i repubblicani che risolverebbero alla Jonathan Swift il problema della disoccupazione ("Kill the Poor") e per gli yuppies che andrebbero paracadutati in Cambogia ("Holiday in Cambogia"). Queste, due delle canzoni più politiche, sono anche fra le migliori dell'album, in cui spicca il violento ed efficace drumming e le chitarre sporchissime nella ritmica e penetra-cervello negli assoli. "Let's lynch the landlord" e "California uber alles" (che anticipa la vittoria elettorale di Ronald Reagan alle presidenziali del 1980) sono tra gli atti di nascita del surf punk, mentre "Drug Me" ci mette un po' di organo alla Stranglers che non ci sta mai male.

La versione hardcore del classico "Viva Las Vegas" di Elvis è lo sberleffo finale, il dito medio rivolto un po' a tutti e continua la tradizione punk dell'appropriazione della musica di consumo degli anni cinquanta, sessanta e settanta a scopo eversivo.

"Fresh fruit for rotting vegetables" è un caposaldo degli anni ottanta e il più grande prodotto della carriera di Jello Biafra e dei Dead Kennedys. L'equilibrio tra politica agit-prop e musica si sposterà sempre più sulla prima e anche se produrranno ancora grande rock, la freschezza e l'ilarità generati con questo disco non verranno recuperati con la maturità.

Ma questa è un'altra storia.

- Red

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