mercoledì 23 settembre 2020

Allman Brothers Band: "Idlewild South" (1970)

Il 23 settembre di cinquant'anni fa veniva pubblicato "Idlewild South", secondo album e disco seminale della Allman Brothers Band. Ispirati da Band, Creedence Clearwater Revival e dagli hippie californiani, gli Allman seminano queste atmosfere nella fertile terra del Sud americano, la annaffiano con il loro progressismo e il loro amore per la libertà, e danno vita al rigoglioso albero del southern rock.



(album completo con tracce extra in versione deluxe: https://tinyurl.com/y5uttdo6)

Nel 1969, la Allman Brothers Band aveva esordito con un disco eponimo, efficace pastiche di jam blues-rock che sfiorava l'hard rock e, così facendo, spianava il terreno al southern rock.

Quello che mancava al gruppo non erano la tecnica strumentale o la fantasia all'improvvisazione, bensì composizioni pienamente originali e un suono più compatto e riconoscibile. Questo risultato viene raggiunto sul secondo album, "Idlewild South", grazie al contemporaneo miglioramento della coesione fra i musicisti e delle capacità autoriali di due membri del gruppo, il cantante-organista Gregg Allman e il chitarrista Dickey Betts.

La fonte primaria di ispirazione del gruppo si trova nei primi due dischi della Band e nell'abitudine alla jam iniziata dalla Paul Butterfield Blues Band cinque anni prima e ormai diffusa ovunque, dal blues rock alla psichedelia.

Se "Midnight Rider" sembra un pezzo dei Traffic o dei Blind Faith, una cover abusata come "Hoochie Coochie Man" viene riarrangiata in modo talmente originale da sembrare un brano proprio degli Allman, oltre a dare lustro alla voce del bassista e secondo cantante Berry Oakley. "In memory of Elizabeth Reed" è il primo grande esempio di strumentale visionario di Dickey Betts, sul quale brillano i due batteristi Butch Trucks e Jaimoe Johanson.

"Please call home" è l'immancabile ballata struggente, dal retrogusto r&b e gospel, mentre il brano di apertura, "Revival", funge da punto di unione fra la cultura hippie della West Coast (Crosby Stills Nash & Young, Jefferson Airplane, Grateful Dead) e i progressisti del Sud (non a caso, gli Allman sono una fra le prime band multietniche americane, e la prima a sbandierare fieramente cultura multietnica e appartenenza sudista).

Insomma, non solo i brani sono di ottimo livello e gli arrangiamenti fantasiosi e originali, con la formula dei due chitarristi (Dickey Betts e il fenomeno della slide Duane Allman) e due percussionisti a dare densità a brani nei quali viene sempre previsto spazio per robuste sezioni strumentali - ma ognuno dei musicisti ha un ben preciso spazio nel quale esprimere la propria personalità.

"Idlewild South" è l'opera che da il via definitivo al fertile filone del 'southern rock' dei futuri Lynyrd Skynyrd, 38 Special e tanti altri, spesso meno originali e creativi. Un disco indispensabile agli amanti del rock americano, specialmente di quello intriso di atmosfere country & blues.

- Prog Fox

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