(il disco completo si può ascoltare qui --> https://tinyurl.com/y34p2e8o)
Dopo 3 anni dall'uscita del fortunato "In the passing light of day", i Pain of Salvation del poliedrico Daniel Gildenlöw ci riprovano con il nuovo "PANTHER" (tutto in maiuscolo, così come in maiuscolo sono i brani), 9 brani per un totale di 53 minuti di progressive metal macchiato da sonorità elettroniche. Il concept di questo album è incentrato sul rapporto di Gildenlöw con la società, che suddivide idealmente tra i cani (i conformisti, quelli che seguono le regole, gli yes-man) e le pantere (gli anticonformisti, quelli che non accettano lo status quo), a cui ovviamente sente di appartenere.
Da un punto di vista musicale "PANTHER" è in continuità con alcuni brani di "In the passing light of day", con chitarre dal suono compresso, effettato e "atipico", quasi da non sembrare chitarre elettriche e tastiere dissonanti e apocalittiche, come si può sentire nei singoli "ACCELERATOR" e "RESTLESS BOY". Ancora grandi assenti gli assoli, ma come lo stesso Daniel Gildenlöw ha dichiarato, è molto restio a scrivere canzoni assoli solo perchè "il prog è fatto di assoli virtuosistici": su questo punto il sottoscritto non può dargli tutti i torti.
In conclusione, un concept un po' troppo debole e il poco coraggio a portare davvero alla fusione il prog metal e la musica elettronica danno un senso di incompiutezza a questa opera, che è sicuramente interessante ma di un livello inferiore a quello a cui I Pain of Salvation ci hanno abituato.
- Meemee
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