venerdì 21 agosto 2020

Jane's Addiction: "Ritual de lo Habitual" (1990)

Trent'anni fa oggi usciva "Ritual de lo Habitual", terzo album (e ultimo prima del loro scioglimento) dei superbi Jane's Addiction, uno dei gruppi più importanti dell'era grunge, traghettatori dal mondo del metal anni '80 a quello del rock alternativo anni '90.



(per ascoltare l'album completo: https://tinyurl.com/y4ljs7yx)



Dopo il successo di "Nothing's Shocking", loro secondo album, i Jane's Addiction vanno in tour per un anno prima di ritornare in studio con il produttore, ingegnere del suono e mixer Dave Jerden, che li aveva aiutati già nell'album precedente. I litigi sono all'ordine del giorno nella tribolata formazione, con Perry Farrell particolarmente distruttivo e ostile, anche a causa del suo contratto con la Warner Bros che lo favorisce, garantendogli il 62,5% dei diritti d'autore nonostante gli altri tre membri della band (il chitarrista Dave Navarro, il batterista Stephen Perkins e il bassista Eric Avery) siano co-autori di tutti i brani.

"Ritual de lo Habitual" è diviso in due lati, con il lato A formato da cinque canzoni indipendenti e il lato B che rappresenta una sorta di mini-concept album incentrato sulla figura di Xiola Blue, amica ed ex-ragazza di Perry morta di overdose nel 1987 a soli 19 anni. Fra i due lati c'è una enorme differenza: il lato A infatti è caratterizzato da canzoni vere e proprie, costruite attorno alla sintesi proto-grunge fra heavy metal, funk punk e college rock sviluppata dai Jane's, mentre il lato B è costituito da brani lunghissimi e dilatati, secondo una formula che somiglia più al rock progressivo moderno di gruppi come i Phish che non alla scena grunge.

Sul lato A ci sono alcune delle canzoni più note dei Jane's Addiction: la sincopata, aggressiva, sfrontata "Stop", che mette subito in mostra le qualità della sezione ritmica in termini di energia e sottigliezza e la capacità di variare l'atmosfera del pezzo da parte del cantante e del chitarrista; e la funky "Been caught stealing", in uno stile che ricorda una rivisitazione grunge di Red Hot Chilli Peppers, Primus e Faith No More.

Tra le canzoni più intriganti del lato A però sta forse "Obvious", che rappresenta un ulteriore elemento sincretico di un gruppo già noto per la sua capacità di unire violenza e dolcezza, tempi rapidi e tempi moderati. Qui vi convergono sia la psichedelia sia la violenza che caratterizzavano alternativamente le canzoni dell'album precedente, un po' "Summertime Rolls" e un po' "Ocean Size".

Sul lato B, la mini-suite in dieci minuti di "Three Days" ricorda lo stile di un altro gruppo al confine fra metal e grunge come i Mother Love Bone: parte meditabonda e riflessiva per poi esplodere in un hard rock ritmato in cui spicca il lungo assolo centrale del chitarrista Dave Navarro. La canzone parla della visita fatta da Xiola a Perry e alla sua ragazza Casey Niccoli a Los Angeles, per il funerale del padre, trasformatasi in un'ordalia di sesso e droghe.

Terribile il tema lirico anche della successiva "Then she did...", ballata tragica in cui Farrell chiede all'amica Xiola, morta per overdose, di portare i suoi saluti alla madre, che si suicidò quando lui aveva tre anni: notevole il contrasto della musica che passa da momenti di indolenza musicale con il canto quasi apatico di Farrell a toni rabbiosi e incalzanti.

Nella musica di "Of Course" emergono le radici ebraiche di Farrell e Perkins, aiutati in questo dal violino in stile klezmer di Charlie Bisharat degli Shadowfax. Il disco si conclude con la superba "Classic Girl", che abbandona il formato della mini-suite per riassumere il senso musicale di tutto il disco in cinque minuti perfetti: giro melanconico di chitarra e voce, entra il basso in punta di piedi, poi la batteria, con un crescendo magistrale dominato dalla voce sfrontata, acuta e nasale del cantante, tra momenti di jam tribalista che rimandano ai brani lunghi del lato B ma all'interno di una canzone tradizionale modellata su quelle del lato A.

"Ritual de lo Habitual" è un grande disco, che conferma il livello altissimo del precedente "Nothing's Shocking". Tremendo viaggio nel mondo dei freak e dei drogati di Los Angeles, fu realizzato da quattro musicisti fenomenali dalla personalità troppo forte per restare insieme a lungo: il gruppo si scioglierà nel 1991. Si ritroveranno più volte, con e senza Avery.

- Prog Fox

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