lunedì 6 gennaio 2020

Stone The Crows: "Stone The Crows" (1970)

Nel gennaio di cinquant'anni fa debuttano su LP eponimo gli scozzesi Stone the Crows, fantastica band di blues rock nota per avere lanciato la carriera della cantante Maggie Bell, sorta di Janis Joplin d'Oltremanica.



(disco completo qui: https://www.youtube.com/watch?v=1jo2stCPzds)
Gli Stone the Crows vengono formati a Glasgow nel 1969. Il modello del gruppo sono gli americani Big Brother di Janis Joplin, con Maggie Bell che in un certo senso ne eredita il testimone come la più grande blues singer bianca dell'epoca.

James Dewar oltre che bassista è cantante blue eyed soul di livello, che tiene testa a Maggie in duetti strepitosi come "The touch of your loving hand".

Les Harvey, tragicamente scomparso nel 1972, fulminato da un microfono con una messa a terra difettosa, è un chitarrista di immenso gusto e talento; Colin Allen un batterista intelligente, dalla carriera lunga, varia e prolifica.

John McGinnis completa il gruppo donandogli la sua sensibilità e il suo tocco ai tasti bianchi e neri, costruendo la base per le divagazioni chitarristiche di Harvey o quelle vocali di Bell e Dewar (si ascolti il tappeto di piano elettrico nella già citata "The touch of your loving hand").

Manager del gruppo è Peter Grant (che inventa il loro nome), anche manager dei Led Zeppelin, con i quali condividono l'amore per il blues elettrico più aggressivo, come si può sentire nella eccellente "Raining in Your Heart", trainata da una prova superlativa del batterista Allen.

Seguono due cover: la prima è una grande resa acustica da parte dei soli Bell & Harvey di "Blind Man", pezzo del bluesman nero Josh White jr., da poco scomparso; poi il gruppo riesce a dare senso perfino a una versione blues di "The fool on the hill", cosa che sulla carta non suona affatto come una buona idea ma funziona invece in modo sorprendentemente buono.

Dopo un lato A poco meno che fantastico, il gruppo indulge un po' troppo nella lunga jam "I saw America", che occupa l'intero lato B. Ammirevole il tentativo di uscire fuori dalla propria zona di comfort con qualche tocco di psichedelia, ma tentativo riuscito solo a tratti.

"Stone the Crows" è un disco già di altissimo livello di uno dei migliori gruppi usciti dall'ultima ondata di blues rock britannico. Immancabile se siete fan del genere.

- Prog Fox

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