(il disco completo con diverse tracce extra si può ascoltare qui: https://tinyurl.com/r7squow)
Un gioiellino di hard rock progressive del primissimo periodo, "Atomic Roooster" è il disco di esordio della band quasi-omonima (inspiegabile quella 'o' extra nel titolo del disco).
Nati come trio tastiere-batteria-basso sul modello dei Nice, gli Atomic Rooster si formano quando Vincent Crane (organo hammond) e Carl Palmer (batteria) lasciano i Crazy World del cantante Arthur Brown e reclutano il bassista e cantante Nick Graham.
Il loro disco di esordio, per quanto non perfetto, rappresenta già un passo avanti rispetto all'hard rock più essenziale incarnato l'anno prima dagli Andromeda di John du Cann, che qui compare come ospite in tre brani prima di entrare poi a fare parte della formazione.
Il disco riprende stilemi iniziati da High Tide e Nice e li porta in territorio ancora più heavy, in una operazione che prefigura i contemporanei sviluppi di Deep Purple e Black Sabbath.
Il disco è come detto indubbiamente valido e vario: dall'hard rock fiammeggiante di "Friday The Thirteenth" alla delicata ballata lunare "Winter", passando per gli scoppi di violenza nervosa che punteggiano il lento minaccioso di "Banstead" o il finale di "Decline and Fall", appena appena appesantito dal rituale e inutile assolo di batteria - e la voce di Graham in particolare risulta versatile, potente e aggressiva quando necessario ("Broken Wings", "Banstead", "Decline and Fall").
Anche i testi, tutti firmati da Crane, sono interessanti, nel loro occuparsi di disagio psichico e nervature soprannaturali - ancora più se si pensa che Crane era malato di sindrome bipolare.
Poco dopo l'uscita dell'album, il bassista e cantante Graham lascia per essere seguito a giugno da Carl Palmer, intenzionato a unirsi a Keith Emerson e Greg Lake nel primo supergruppo prog.
"Atomic Roooster" resta un disco da riscoprire, decisamente consigliato agli amanti dell'hard rock dei primi settanta.
- Prog Fox
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