mercoledì 11 dicembre 2019

Tin Huey: "Contents dislodged during shipment" (1979)

Quarant'anni fa veniva pubblicato il primo e unico album degli americani Tin Huey (almeno fino alla reunion avvenuta a fine anni novanta), esponenti della scena new wave dell'Ohio, che vedeva gruppi quali Pere Ubu, Devo e Tin Huey operare nelle città di Akron e Cleveland.
Il disco, davvero eccelso, fu anche trampolino di lancio per le carriere del cantante-chitarrista Chris Butler, del tastierista, compositore e produttore televisivo Harvey Gold e del sassofonista Ralph Carney (divenuto uno dei principali collaboratori di Tom Waits negli anni ottanta e oltre).


I Tin Huey fanno parte del movimento new wave che interessava le città di Akron e Cleveland in Ohio, e che aveva visto come precursori Rockets from the Tombs, Pere Ubu e Devo. Dopo vari cambi di organico, arrivano alla registrazione del primo album forti di un contratto con la Warner Bros e di un sestetto composto dal cantante principale e chitarrista Chris Butler, dal chitarrista Michael Aylward, dal bassista Mark Price, dal sassofonista Ralph Carney, dal tastierista Harvey Gold e dal batterista Stuart Austin.

La base fondamentale del loro suono è il rock'n'roll, cosa che li avvicina ai primi punk americani come Ramones e Blondie; le chitarre angolari e le ritmiche complesse tradiscono il rispetto per l'art rock inglese (Robert Wyatt è ringraziato esplicitamente nelle note di copertina) e la vicinanza ai Pere Ubu; rispetto a essi però conservano un maggiore gusto per la melodia e una passione per il vaudeville e il carnevalesco che forse li avvicina maggiormente ai Residents.

Il disco si apre con un taglio gentile con l'eccezionale cover della celeberrima "I'm a believer", trasformata in una ballata power pop e seguita intelligentemente da "The Revelations of Dr. Modesto", che partendo da coordinate musicali simili sposta leggermente il tiro verso lo spigoloso e il contorto per abituare progressivamente l'ascoltatore al fulcro sonoro della band.

"I can rule the world" si sposta ancora di un passo in avanti, in territorio primi Devo, come si può sentire dall'ossessività ritmica e dal contenuto da stupid songs. Segue uno dei pezzi più riusciti del disco, "Coronation", in cui al ritmo compulsivo si accompagnano un ritornello fantastico e un duetto strepitoso sax-chitarra. Molto buona anche "Slide", che corre lungo i sentieri del power pop senza che manchino influenze blues.

"Hump Day" è uno dei brani musicalmente più ambiziosi, con cambi di tonalità e di tempo e ampio spazio per le divagazioni soliste dell'eccellente Carney e dei brillanti chitarristi; menzione d'onore anche al diligente e creativo batterista Austin. Anche la sinuosa "Pink Berets" nel suo ritornello sconfina abbondantemente nel power pop: siamo di fronte a musica indubbiamente fuori dal comune, ma che conserva melodie ed energia rock senza indulgere mai in intellettualismi. Forse il problema del gruppo era l'evidente incapacità a prendersi sul serio? O i troppi assoli di alto livello tecnico per un gruppo post punk? O pezzi come "Squirm you worm"? Non era possibile trovare del pubblico fra gli amanti dello Zappa di "Joe's Garage" o dei 10cc di "Sheet Music" per un brano quasi del tutto strumentale, ritmicamente esplosivo, colorato dal continuo alternarsi degli assoli di Gold, Aylward e Carney?

L'amore per l'istrionismo circense emerge nelle due successive tracce, il cui svolgimento espressivo è già denunciato nei titoli, "Chinese Circus" e "Puppet Wipes", costruita sulle avvolgenti, melodiose figure di basso di Price e firmata da un grande assolo di chitarra. A questo punto siamo entrati in musica sempre più complessa quasi senza accorgercene, e siamo partiti da "I'm a believer"! Il disco si chiude così con "New Yorks Finest Dining Experience", un brillante power pop il cui riff è degno dei Knack, ma al quale non mancano le usuali, anomale digressioni strumentali.

Fra i più misconosciuti gruppi del lotto new wave, gli eclettici Tin Huey creano un prodotto di altissimo livello e dal successo pressoché nullo. L'inevitabile dissoluzione della squadra arriva nel 1982. Chris Butler fonda le Waitresses, mentre Ralph Carney diviene uno dei principali collaboratori musicali di Tom Waits. Il gruppo si riunirà in varie forme a partire dagli anni novanta.

- Prog Fox

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