lunedì 2 dicembre 2019

Fairport Convention: "Liege and Lief" (1969)

Nel dicembre di cinquant'anni fa usciva "Liege & Lief", massimo capolavoro della carriera dei britannici Fairport Convention e forse anche del british folk moderno tutto. Sospeso in un delicato equilibrio fra progressive e musica popolare, fra brani originali e canzoni tradizionali, il disco perfezionava la sonorità di uno dei gruppi più importanti del genere.



(l'album completo si può trovare qui: https://tinyurl.com/tkum5ft)


I Fairport Convention arrivano a "Liege & Lief" guidati da una grande determinazione e da una ispirazione superiore. Il fato ha colpito duramente il gruppo: il batterista Martin Lamble e Jeannie Franklyn, ragazza del chitarrista Richard Thompson, erano morti l'11 maggio del 1969 in un incidente stradale, avvenuto dopo le incisioni del terzo album "Unhalfbricking", nel quale i Fairport Convention avevano trovato la loro voce personale e la loro maturità in un folk rock profondamente impregnato del mondo rurale e suburbano britannico, impregnato della storia popolare della Gran Bretagna, con un misto di classici tradizionali e canzoni inedite composte nello stesso stile.

La riflessione se mollare tutto o continuare durò a lungo, ma alla fine il gruppo seppe risollevarsi con forza grazie alla passione per la musica. Per il loro quarto album, i quattro musicisti superstiti (Sandy Denny, voce; Richard Thompson, chitarre; Ashley Hutchings, basso; Simon Nicol, chitarre) reclutano l'amico Dave Swarbrick al violino e il batterista Dave Mattacks. Per molti, questa è la formazione migliore della storia del gruppo.

Rispetto agli album precedenti spariscono le cover di Bob Dylan - il tono british dell'album raggiunge così il suo picco, anche per la crescente passione di Ashley Hutchings per la musica tradizionale inglese. Cinque degli otto pezzi che compongono il disco sono tradizionali riarrangiati e tre sono composizioni del gruppo, in cui emergono sia le influenze degli studiosi del folk revival inglese (come Shirley Collins, che diverrà moglie di Hutchings) sia quelle del nascente rock progressivo, soprattutto nelle lunghe parti strumentali caratterizzate dagli assoli di Thompson e Swarbrick. "Matty Groves", una lunga murder ballad dal testo agghiacciante, che narra di un nobile geloso che uccide la moglie e l'amante dopo un elaborato piano di vendetta, è lo straordinario centro di incontro fra queste due influenze.

Anche gli altri brani sono poco meno che eccezionali: l'incalzante, corale "Come all ye" è di fatto un invito all'ascoltatore a sedersi e assistere allo spettacolo che sarà l'album, e profuma di pub di villaggio e pinte di birra scura e salsiccia di maiale; "Reynardine" vede la cantante Sandy Denny in una delle sue interpretazioni più serafiche; il commovente capolavoro "Farewell, Farewell" è intriso di un dolore immenso, e si può immaginare rivolta agli scomparsi Lamble e Franklyn.

Sul lato B brillano in particolare il fantastico medley di brani per violino, melodie memorabili sulle quali Swarbrick si lancia a capofitto con piglio straordinario, e la conclusiva, meditativa ballata "Crazy Man Michael". "Deserter" è un'altra dolente ballata poplare in cui il brillante crescendo degli strumenti è enfatizzato dalla fantastica voce di Sandy.

"Liege & Lief" è un disco straordinario, fuori dal comune. Non solo è spesso considerato il disco migliore della carriera dei Fairport Convention, ma forse anche il migliore di tutto il folk rock britannico di quegli anni.

Difficile stabilire una gerarchia negli album del gruppo, ma sicuramente si trova al centro della sequenza di cinque formidabili album realizzati al culmine della vita del gruppo ("Unhalfbricking" e "Liege and Lief", 1969; "Full House" (1970); "Angel Delight" e "Babbacombe Lee" (1971)). In questo senso, forse si tratta davvero dell'opera migliore perché quella che definisce in modo più riuscito le sonorità della formazione.

Dopo le incisioni dell'album, Ashley Hutching e Sandy Denny se ne andranno per inseguire altre esperienze con i rispettivi compagni (Shirley Collins nella Albion Country Band e Trevor Lucas nei Fotheringay). I quattro rimasti continueranno con immutato vigore e feroce ispirazione.

- Prog Fox

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