venerdì 25 ottobre 2019

Nick Mason: "Fictitious Sports" (1979)

Nell'ottobre di quarant'anni fa viene registrato "Fictitious Sports", il primo e tuttora unico lavoro solista di Nick Mason (Official), batterista dei Pink Floyd.
Composto prevalentemente dalla pianista jazz Carla Bley e cantato dall'ex-Soft Machine Robert Wyatt, è un disco fresco e interessante a cui collabora un parterre di musicisti coi fiocchi: la cantante Karen Kraft, il chitarrista Chris Spedding, il bassista Steve Swallows, il trombettista Michael Mantler, il sassofonista Gary Windo, il trombonista Gary Valente, il suonatore di tuba Howard Johnson e il pianista-tastierista Terry Adams.





Se c'è un disco che è stato concepito come divertimento da parte di un gruppetto di musicisti, allora è "Nick Mason's Fictitious Sports", il primo e tuttora unico disco solista del batterista dei Pink Floyd Nick Mason (Official), musicista al quale sono stati spesso negati onori, rispetto e anche apprezzamento del suo british understatement e del suo senso dello humour.

"Fictitious Sports" viene registrato negli Stati Uniti mentre Waters e Gilmour completano il missaggio di "The Wall". Mason ha evidentemente bisogno di rilassarsi un po' e viene invitato dall'amica Carla Bley, fondamentale pianista e compositrice di jazz di avanguardia a fine anni sessanta e inizio anni settanta, a incidere una serie di sue canzoni con un po' di amici.

Il disco viene completato rapidamente e rimane nel cassetto fino al 1981, né vende gran che quando viene pubblicato, ma il perché è chiaro ascoltandolo: di sicuro non stiamo parlando di un disco alla Pink Floyd (nonostante l'influenza del gruppo sia evidente in certe canzoni), molto meno pinkfloydiano delle coeve opere soliste di Wright e Gilmour.

Si tratta invece di un disco di progressive rock che incrocia i Pink Floyd dell'era "Dark Side of the Moon"-"Animals" con il jazz cervellotico della Bley e le opere di fine anni settanta della Scuola di Canterbury, sensazione alla quale contribuisce la presenza come cantante solista del grande Robert Wyatt, ex-batterista e cantante di Soft Machine e Matching Mole, oltre che ospite di tanti grandi album canterburyani di fine anni settanta e inizio anni ottanta.

Nel complesso l'album è positivo, con la produzione limpida di Mason che mostra quanto fosse importante il suo ruolo nei Pink Floyd dal punto di vista sonico, canzoni che variano dall'elegante raffinatezza di "Do ya?" all'energia di "I was wrong" e "Hot River", che ricordano maggiormente i Pink Floyd (di "Animals" il primo pezzo e di "Obscured by clouds" il secondo, con un assolo 'alla Gilmour' del chitarrista jazz rock inglese Chris Spedding e una prestazione magistrale di Mason alla batteria).

Consigliato sia come curiosità che come aggiunta -forse non indispensabile ma sapidissima - alle vostre collezioni di Pink Floyd, progressive e/o Canterbury.

- Prog Fox

Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...