mercoledì 30 ottobre 2019

Michael Nyman: "The cook, the thief, his wife & her lover" (1989)

Trent'anni fa oggi usciva anche "The cook, the thief, his wife & her lover", uno dei migliori album della carriera del compositore e pianista britannico Michael Nyman, fra i più noti esponenti del minimalismo.
Il disco contiene quella che è una delle più importanti composizioni di Nyman, il "Memorial", dedicato ala tragedia dello Heysel, che avvenne nel periodo in cui lo stava scrivendo nel 1985.



(il disco completo si può trovare qui: https://www.youtube.com/playlist?list=PL8UfM7ycll7SrSebBuTXPOohJ20-vOgnw)




"The Cook, the Thief, his Wife & her Lover" giunge in un momento particolarmente ispirato della carriera di Michael Nyman, che in quegli anni ha realizzato due dei suoi lavori migliori: "The Kiss" del 1985 e "Drowning by Numbers" del 1988. Sull'album uscito il 30 ottobre del 1989, che rappresenta la colonna sonora dell'omonimo film di Peter Greenaway, il compositore inglese mostra ancora una volta il proprio immenso talento.

L'album si apre con lo strepitoso "Memorial". Durante la sua composizione nel 1985 Nyman viene sconvolto dai fatti dell'Heysel e decide di dedicarlo alla tragedia. I dodici minuti del brano rappresentano un doloroso e intenso crescendo che coinvolge l'ascoltatore con la forza delle più potenti elegie funebri. "Memorial", che si conclude con l'esplosione vocale della soprano Sarah Leonard diventa così una delle più importanti opere della carriera del pianista e compositore britannico.

L'altro capolavoro dell'album è a nostro parere "Book Depository", a costo di dover scegliere un pezzo che si dipana maggiormente all'interno della tipica poetica musicale di Nyman, con la lirica voce del violino di Alexander Balanescu a ergersi sul resto degli strumenti in un canto quasi umano.

Validi comunque anche gli altri pezzi del disco, tra i quali segnaliamo in particolare "Miserere": è una lunga composizione di undici minuti di durata solo per coro e per voce bianca (quella di Paul Chapman), brano privo sia degli andamenti ondivaghi e ostinati tipici di Nyman csia di facili punti di appiglio melodici.

Sebbene a parere di chi scrive il disco nel suo complesso non raggiunga il livello dei già citati album "The Kiss" e "Drowning by Numbers", le due perle che lo caratterizzano sono sublimi quanto le migliori opere della sua intera carriera.

Il periodo d'oro di Nyman continuerà con "Prospero's Books" del 1991, un'altra collaborazione con Greenaway.

- Prog Fox

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