sabato 5 ottobre 2019

Manfred Mann Chapter Three: "Chapter Three" (1969)

Nell'ottobre di cinquant'anni fa venivano completate le incisioni di "Chapter Three", disco dei Manfred Mann Chapter Three, evoluzione del gruppo r&b/beat britannico dei Manfred Mann, guidati dall'organista sudafricano Manfred 'Mann' Lubowitz e dal cantante e pianista Mike Hugg (batterista e vibrafonista nella precedente versione del complesso).



(l'album completo si può ascoltare qui --> https://tinyurl.com/y6mktchr)




Dalle ceneri dei Manfred Mann, gruppo pop e r&b degli anni sessanta noto per alcuni singoli di notevole successo, da "Pretty Flamingo" a "The Mighty Quinn", l'organista e leader del complesso, Manfred 'Mann' Lubowitz, decide di formare una nuova squadra assieme a un altro membro della formazione originale, Mike Hugg, che cambia posto dalla batteria alla voce solista e al piano elettrico.

La scelta di Hugg & Mann è di rottura col passato pop del complesso, sia per il cambiamento di gusti del pubblico, che si sta evolvendo verso hard rock e progressive rock, sia per il fastidio avvertito dalla poca attenzione di discografici, critica e ascoltatori per i loro album, per la sufficienza con cui tutti costoro li considerano solo autori da singoli commerciali.

La direzione presa, in linea con la passione per jazz e r&b che Manfred e soci avevano già a inizio carriera, è di gettarsi a capofitto nel jazz rock progressivo che sta avendo discreti risultati di pubblico e ottimi risultati artistici sui due lati dell'Oceano - da Blood Sweat & Tears e Chicago negli Stati Uniti a Colosseum e Battered Ornaments nel Regno Unito.

Per raggiungere il loro obiettivo, Mann e Hugg arruolano tre musicisti di prim'ordine: il batterista Craig Collinge, il bassista Steve York e il sassofonista Bernie Living (anche al flauto traverso). Nasce così il Manfred Mann Chapter Three (nome che allude come capitolo uno alla fase col cantante Paul Jones e come capitolo due alla fase col cantante Mike D'Abo).

Per rinfoltire il suono del gruppo, il quintetto decide di assumere una sezione fiati di cinque elementi di supporto per l'incisione del disco e per il successivo tour (Clive Stevens e Carl Griffiths al sax tenore, Dave Coxhill al sax baritono, Gerald Drewett al trombone e Sonny Corbett alla tromba).

"Chapter Three" è un album che vale più della somma delle sue parti, mostrando un tratto personale, rafforzato dall'eccezionale solismo a sax e flauto di Bernie Living.

Il trittico di composizioni iniziali è da paura: "Travelling Lady", "Snakeskin Garter" e "Konekuf" mettono i brividi soprattutto grazie alle emozionanti divagazioni strumentali. Non manca un brano dalla fantastica sensibilità melodica, la strizzata d'occhio di "One way glass", mentre "Mr you're a better man than I" prende il brano scritto da Mike Hugg e suo fratello Brian per gli Yardbirds e lo trasforma in una barcollante nenia notturna squarciata da un'altra magistrale parte strumentale.

Bisogna proprio dire che Mann, Hugg, Collinge, York e Living si difendono davvero bene in un momento in cui la concorrenza in questo tipo di musica è piuttosto forte. Ci fa piacere togliere polvere a questo LP e sottrarlo per qualche ora all'oblio nel quale è immeritatamente caduto.

- Prog Fox

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