mercoledì 14 agosto 2019

Van Morrison: "into the music" (1979)

Nell'agosto di quarant'anni fa usciva "Into the music", undicesimo album in studio del cantante nordirlandese Van Morrison (Official) e uno dei migliori dischi della sua carriera.
Celtic soul al suo massimo: nell'ambito dei lavori di Morrison più influenzati dalla musica popolare irlandese e dal rhythm'n'blues questa risulta essere una delle sue sintesi più riuscite.


(il disco completo si può trovare qui:https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_kqO-5qdh0YVOAkVot0PKZuutWc7MhBxp4)




Il cantautore nordirlandese Van Morrison decide di chiudere il decennio con uno dei suoi dischi più belli: "Into the Music" è infatti uno strepitoso esempio di cosiddetto soul celtico, in cui Van riesce a mescolare con equilibrio fuori dell'ordinario le proprie influenze r&b, con tocchi soul e jazz, e le proprie influenze folk, che includono strumenti della tradizione musicale irlandese quali chitarre acustiche, violino e penny whistle.

Al cuore di "Into the Music" sta l'impetuosa voglia di vivere di Van Morrison, nei testi si celebra la rinascita e la musica, anche quando tocca malinconia e nostalgia, è sempre ebbra di un senso di gratitudine per la vita. Rispetto a un decennio prima, la voce di Van ha già perso le sue note più acute, sacrificate dal suo canto torturato e intenso, ma il timbro profondo conserva ancora fascino, calore e passione.

"Bright Side of the Road" introduce il tema portante dell'album con dei fiati in classico stile r&b (Pee Wee Ellis, collaboratore storico di James Brown, al sax, e Mark Isham alla tromba), mentre la successiva "Full Force Gale" ricorda un po' una rilettura irlandese di una road song di Jackson Browne, con il violino di Toni Marcus, fondamentale in tutto l'album, in primo piano.

I capolavori del disco sono comunque "Steppin' Out Queen", con un arrangiamento dominato dal violino di Toni Marcus e dalla batteria di Peter Van Hooke, perfetto nel condurre il ritmo del pezzo come un'onda, la malinconica "Troubadours" degna dei Jethro Tull della loro era folk, e soprattutto "And the healing has begun", vero manifesto esistenziale di Van Morrison e uno dei massimi esempi della capacità da fuoriclasse di Van Morrison nel comporre, recitare e cantare in un flusso di coscienza appassionato, estatico, vibrante di gioia di vivere.

A seguito di questa meraviglia, la suite finale, un medley fra lo standard anni trenta "It's all in the game" e "You know what they're writing about", risulta un po' un anticlimax e forse non chiude l'album con l'epos e l'intensità che meriterebbe. Per fortuna nella versione in cd il buon Van ci regala due meravigliose versioni alternative di "Steppin' Out Queen" e "Troubadours", al punto che non si sa quale scegliere fra l'originale e quella scartata, e apprezziamo assai che ci venga data la possibilità di ascoltarle entrambe.

"Into the Music" è assolutamente un grande album del cantante nordirlandese e fra i migliori per iniziare a conoscere e apprezzare il suo ampio catalogo musicale.

- Prog Fox

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