domenica 11 agosto 2019

Nice: "Nice" aka "Everything as nice as mother makes it" (1969)

Nell'agosto di cinquant'anni fa viene pubblicato anche il terzo disco dei Nice, chiamato "Everything as nice as mother makes it" negli Stati Uniti e semplicemente "Nice" nel Regno Unito.
I Nice erano uno dei primissimi gruppi in assoluto di rock progressivo, qui nella formazione a trio composta da KEITH EMERSON a piano e organo, Brian Davison alla batteria e Lee Jackson a basso e voce. L'album ne consolida lo status come uno dei gruppi più eclettici e coraggiosi del rock inglese di quegli anni, con cover stranianti e riuscite, composizioni proprie e continue citazioni e mash-up ante litteram eseguiti però in tempo reale.



(il disco completo si può ascoltare qui:https://www.youtube.com/playlist?list=PL8UfM7ycll7TQLYhfSyVM7E01gI44zcuk)



Il terzo album degli inglesi Nice, guidati dall'istrionico tastierista Keith Emerson, formazione completata dal bassista-cantante Lee Jackson e dal batterista Brian Davison, non aggiunge nulla di nuovo al consolidato stile della formazione: uno dei primi tre gruppi di rock progressivo al mondo, assieme ai Procol Harum e ai Moody Blues, come loro i Nice intendono fondere la tradizione classica con il rock psichedelico senza dimenticarne le fondazioni blues.

I Nice in particolare mutuano molto dalla storia del jazz, sia per la formazione musicale dell'eccellente batterista Davison, sia per quella di Keith Emerson, che oltre ad avere studiato il pianoforte classico si appassiona al piano honky tonk e a quello di jazzisti come Dave Brubeck.

L'ottica del gruppo resta quella dei primi due album: mescolare brani propri ("Azrial Revisited" che cita Rachmaninoff e Lennie Tristano; "For example") e cover spesso stranianti ("Hang on to a dream" di Tim Hardin, con il contributo di un coro), ancora più spesso intersecare gli uni e gli altri con citazioni ("She belongs to me" di Bob Dylan), quando non realizzando veri e propri mash-up ("Diary of an empty day" che mescola musica di Emerson e Jackson con la "Symphonie Espagnole" di Édouard Lalo) .

L'album ne consolida lo status come uno dei gruppi più eclettici e coraggiosi del rock inglese, e ne mostra le capacità musicali soprattutto nel lato B, registrato dal vivo durante il primo concerto al Fillmore East di New York del gruppo, e che contiene una rilettura del "Rondo" di Brubeck e la già menzionata "She belongs to me" di Dylan, forse il momento migliore di questo bell'album.

Probabilmente, a causa del budget più elevato e del miglioramento delle tecniche di registrazione, i suoni del disco risultano molto più nitidi e meno sporchi degli album precedenti e quindi pur se meno originale dei due precedenti questo disco può essere facilmente consigliato come punto di inizio per conoscere la carriera musicale di Emerson prima dell'incontro con Lake & Palmer - e per conoscere due musicisti misconosciuti come Jackson e Davison, che non meritano certo il vostro oblio.

Una curiosità: il disco esce come "Everything as nice as mother makes it" negli Stati Uniti e semplicemente col titolo di "Nice" nel Regno Unito.

- Prog Fox

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