giovedì 1 agosto 2019

Guided by Voices: "Self-inflicted Aerial Nostalgia" (1989)

Il 1° agosto di trent'anni fa veniva pubblicato "Self-inflicted Aerial Nostalgia", terzo album dei Guided By Voices, gruppo di culto proveniente da Dayton, Ohio, e guidato dal cantante-chitarrista Robert Pollard.
Terzo album del gruppo, è la migliore opera del loro primo periodo, all'insegna di un college rock lo-fi che emerge dalle influenze dei R.E.M. per raggiungere un suono personale e incisivo.


(disco completo qui: https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_k7hqBZm4fzA6G0XeZTkcvoEqzNFtjmhv0)




Nati nel 1983 nell'ondata del college rock americano che diede vita a R.E.M., Replacements, They Might Be Giants e Camper Van Beethoven, i Guided by Voices sono guidati dal maestro elementare Robert Pollard, di Dayton, Ohio, cantante e chitarrista, un matto che è riuscito a incidere oltre 100 album fra dischi solisti e dei gruppi da lui fondati.

Per fortuna "Self-Inflicted Aerial Nostalgia" arriva abbastanza presto nella carriera di Pollard, è infatti il terzo disco del gruppo, che qui si completa con il fratello e co-autore Jim Pollard, il bassista Steve Wilbur e il batterista Peyton Eric.

Il gruppo basa il proprio sound su un rock low-fi, inciso in umiltà con mezzi poveri, che ne accentuano però l'attacco sonoro basato su due chitarre sporche al limite della dissonanza, neopsichedelia a tratti proto-grunge, drumming primitivista. Il gruppo non si prende particolarmente sul serio, d'altra parte qui è ancora semiprofessionistico, cosa che però alla fine rende il tutto affascinante e appropriato ("Paper Girl").

Le influenze e l'ammirazione per i R.E.M. emergono in pezzi di surf low fi come "The Great Blake St. Canoe Race", ma rispetto ai dischi precedenti finalmente il gruppo si mostra capace di reggersi sulle proprie gambe ed esprimere un suono personale e interessante, come nella ossessione circolare di "The Future is in Eggs", nella complessa "An earful o' wax", nella sgolata, sporchissima "Chief Barrel Belly", nella irresistibile orecchiabilità minimalista di "Liar's Tale".

"Self-inflicted Aerial Nostalgia" è davvero una piccola perla e anche un ottimo punto di partenza per conoscere la carriera dei Guided by Voices e di Robert Pollard, rappresentando il migliore album della prima fase del gruppo.

Nel 1990 i fratelli Pollard cambieranno rotta incidendo un bizzarro concept album ("Same place the fly got smashed") e accentuando ancora di più i tratti lo-fi e grunge del loro suono, in linea con l'andazzo dei tempi. Ma questa è un'altra storia.

- Red

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