mercoledì 31 luglio 2019

Laura Nyro: "New York Tendaberry" (1969)

Nel luglio di cinquant'anni fa, la cantautrice e pianista statunitense Laura Nyro completava le registrazioni del suo terzo album, "New York Tendaberry", che sarebbe stato pubblicato il 24 settembre del 1969.
Uno dei dischi più intimi e intensi della Nyro, "New York Tendaberry" fu anche il suo maggiore successo commerciale.


(disco completo con due tracce bonus, qui:https://tinyurl.com/y3unkvdy)




"More than a new discovery" e "Eli and the 13th confession", i primi due album della cantautrice e pianista ebrea newyorchese Laura Nyro, avevano ottenuto ottime critiche, anche se il successo le era arrivato soprattutto indirettamente tramite le cover dei suoi brani realizzate da molti artisti dell'epoca.

Abbandonate le atmosfere più ispirate al pop, al soul e all'r&b, la scelta di Laura per il suo terzo album è di dedicarsi ad elegie notturne essenzialmente per piano e voce, con un uso solo moderato di arrangiamenti orchestrali e della propria rock band, in cui spicca l'amico e collaboratore Gary Chester alla batteria, giusto per dare un tocco leggero di colore ai brani ("Gibson Street").

La casa discografica della Nyro in realtà aveva premuto per non abbandonare le sonorità più pop prevalenti nei due album precedenti, ma dopo l'insuccesso del singolo "Save the Country", sempre in quello stile, che doveva fungere da lancio per il nuovo album, la Nyro la spuntò e ottenne di fare a modo suo.

In "New York Tendaberry", è la voce di Laura a guidare tutto il disco; straordinaria, raggiunge vette da paura in momenti come "Tom Cat Goodbye", che devono aver fatto correre i brividi sulla schiena di un Tom Waits. Nel disco dominano così melodie minimali su cui la Nyro crea appassionate declamazioni personali; pochi sono i temi dai tempi più elevati, in cui la Nyro non sembra però altrettanto convinta, finendo per sembrare una che ricicla qualche idea dai dischi precedenti per compiacere i suoi finanziatori (come nella pur gradevole "Time and Love").

Come avvenuto già negli anni passati, diverse furono le cover che furono tratte dall'album: "Save the Country" fu un successo di classifica per i 5th Dimension mentre Barbra Streisand reincise "Time and Love". Numerosi anche gli artisti ispirati da questo disco della Nyro: Suzanne Vega lo considera fra i suoi preferiti e ne mutuò lo stile confessionale, mentre chiunque conosca Kate Bush può vedere nelle acrobazie vocali della Nyro in questo LP una fonte di ispirazione.

Il terzo LP della cantautrice di New York è così ancora una volta un'opera brillante, che ha il solo difetto di superare qualche volta la linea che corre tra la coerenza espressiva e la monotonia ("The man who sends me home"). "New York Tendaberry" è a ogni modo LP che consigliamo di ascoltare, magari alle due di notte sul divano, mentre guardate la città in silenzio dalla finestra, con un bicchiere pieno di liquore appoggiato sul tavolino e una sigaretta fra le labbra.

- Prog Fox

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