venerdì 12 luglio 2019

John Mayall: "The Turning Point" (1969)



(il disco completo si può trovare qui: https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_n__bUa8ysy26vyihenZLedGh0QeIWEA1E)



Preso dalla fissa per Laurel Canyon, zona fuori Los Angeles dove vivevano all'epoca un po' di musichieri, il bluesman inglese John Mayall medita di trasferircisi. Intanto, persi il batterista Colin Allen (--> Stone the Crows) e il chitarrista Mick Taylor (--> Rolling Stones), gli tocca metter su una nuova band perché era rimasto solo col suo bassista e co-autore Steve Thompson.

Si prende così dietro Jon Mark e Johnny Almond, un chitarrista e un sassofonista-flautista, noti come sessionmen di livello, il primo per Marianne Faithfull e il secondo un po' con chiunque lo voglia nello studio di registrazione.

Il nuovo quartetto, senza batteria, va a farsi un tour semiacustico negli USA, un unplugged ante litteram che fa saltare letteralmente dalla sedia, come dimostra "The Turning Point", il documento su vinile di questa tournee bizzarra e riuscita.

La potenza del quartetto emerge nella traccia iniziale "The laws must change", originale sviluppo blues progressive basato su "You need love" di Willie Dixon (esattamente come "Whole lotta love" dei Led Zeppelin, a proposito). Altri momenti forti del disco sono "So hard to share", con il basso percussivo di Thompson e il sax di Almond in primo piano, e soprattutto il tour de force di "California".

Ma è in generale tutto il disco a spaccare, comunque, dimostrando che personaggi intelligenti e creativi come Mayall erano in grado ancora di rinnovare e rivitalizzare il british blues senza bisogno di trasformarsi in gruppi hard, anzi, andando controcorrente, abbassando i toni, abbandonando le pulsazioni rock e recuperando in modo innovativo (forse perché banalmente bianco ed europeo) le radici comuni di jazz e blues.

Album fra i migliori di tutta la carriera del bluesman, con un gruppo come sempre di altissimo livello che accompagnerà Mayall anche sul successivo "Empty Rooms", prima del definitivo trasferimento in America.

Ma questa è un'altra storia.

- Red

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