lunedì 22 luglio 2019

Isaac Hayes: "Hot Buttered Soul" (1969)

A giugno e luglio di cinquant'anni fa viene inciso "Hot Buttered Soul", secondo album del cantante, autore, organista e produttore Isaac Hayes, fra le maggiori figure del soul a cavallo tra anni sessanta e settanta.
Nonostante le scarse vendite del suo primo disco solista, Isaac ebbe a suo modo fortuna: la sua casa discografica, l'indipendente Stax, perse la proprietà di tutto il proprio catalogo musicale a causa di un cavillo contrattuale - così la Stax decise di pubblicare nel giro di un anno 27 LP e 30 singoli, facendo incidere tutti i propri musicisti nel disperato tentativo di tornare in vetta. Ci riuscì, in parte non piccola anche grazie al successo di questo favoloso LP.



Per molti dei ragazzi cresciuti negli anni novanta, Isaac Hayes è stato la voce di Chef in "South Park" e poco altro, un nome famoso appartenente a un passato musicale poco conosciuto. In realtà Hayes è uno dei più significativi autori e interpreti del soul negli anni magici del rock tra fine anni sessanta e inizio anni settanta.

Nel 1969, Isaac Hayes era già un affermato autore (sue sia "Soul Man" sia "Hold on I'm comin'", giusto per citare due cosettine da niente), produttore e sessionman della Stax/Volt Records, una delle più importanti case discografiche indipendenti di musica afroamericana, in particolare r&b e soul. Dopo anni nelle retroguardie, a Hayes era stato consentito di incidere un album solista, "Presenting Isaac Hayes", che però ebbe zero successo, per cui la Stax lo aveva prontamente rispedito nelle retrovie a produrre e comporre.

Avvenne però un fatto impronosticabile, che cambiò la carriera di Isaac Hayes e anche il futuro della musica soul: la Stax Records, come detto casa indipendente, che si era associata al colosso Atlantic Records per la distribuzione, non fu inclusa nella trattativa che portò alla vendita della Atlantic alla Warner Bros. Si scoprì così che una clausola del contratto di distribuzione fra Stax e Atlantic, che nessuno alla Stax aveva letto con cura, prevedeva che in caso di rottura tutto il catalogo pregresso della Stax rimanesse nelle mani della Atlantic. La Stax si ritrovava così nel maggio del 1968 con un gruppo di artisti, interpreti, musicisti, produttori sotto contratto, e nessun disco da vendere. E questo dopo che il 10 dicembre del 1967 era morto l'artista di maggior successo della casa discografica, ovvero Otis Redding.

Per controbattere questi colpi del fato, la Stax decise di lanciare un programma ambizioso: l'incisione di 27 album e 30 singoli da vendere tra 1968 e 1969. Praticamente qualunque artista della Stax volesse, poteva sfogare le proprie pulsioni creative. Hayes poté così incidere il suo secondo album, "Hot Buttered Soul", appunto, che fu un grande successo e vendette tre milioni di copie.

La Stax aveva una politica molto essenziale e chiara sul proprio suono: aveva un gruppo di musicisti e produttori che suonavano sulle registrazioni e componevano, un proprio studio di registrazione a Memphis, e puntava a realizzare dischi che fossero immediatamente riconoscibili come appartenenti a quel mondo musicale collettivo, fatto di bianchi e neri che collaboravano costruttivamente.

Hayes, che faceva parte del circolo interno che dipingeva il suono Stax, non tradisce il mandato originario della casa discografica, anche se è chiaramente influenzato dal soul psichedelico di artisti quali Sly & the Family Stone e Norman Whitfield, autore-produttore della svolta dei Temptations. La cosa si riscontra immediatamente nella grande enfasi data alla parte strumentale - in "Hot Buttered Soul" ci sono solo quattro canzoni, due per facciata. È un trionfo artistico e anche commerciale, grazie al singolo di lancio dell'album, che presenta versioni accorciate delle due canzoni più lunghe del disco.

Isaac suona l'organo oltre a cantare, il co-produttore Marvell Thomas si occupa del pianoforte, Willie Hall è il batterista (lo ritroveremo tra le altre cose nel film "Blues Brothers"), al basso c'è James Alexander (uno dei due membri della band di Otis Redding sopravvissuti all'incidente aereo che gli era costato la vita) mentre alla chitarra ci sono Harold Beane e Michael Toles. Terminato l'album a Memphis, archi e fiati verranno poi sovraincisi a Detroit.

"Walk on by" apre l'album con una straziante versione soul psichedelica del classico di Burt Bacharach interpretato originariamente da Dionne Warwick, che si trasforma poi in una lunga jam guidata dalla chitarra solista di Beane (alla quale però ci sentiamo di dire che il suono Stax toglie forza, dato che un po' più di profondità timbrica e feedback avrebbero donato corpo alla bella prova del chitarrista).

Segue forse il capolavoro dell'LP, "Hyperbolicsyllabicsesqueldalymistic", l'unico brano del disco scritto da Hayes (assieme al produttore del disco, Alvertis Bell), dall'andamento minaccioso di basso e batteria, con un finale strumentale fragoroso da ascoltare a volume 11, grazie allo scatenato crescendo di pianoforte di Thomas e al solido wah-wah della chitarra elettrica.

Il lato B inizia con "One Woman", l'altro inedito dell'album, composto da Charles Chalmers (noto come sassofonista e arrangiatore di Aretha Franklin e Wilson Pickett) e dalla futura moglie Sandra Rhodes. Il pezzo più breve del disco, appena cinque minuti di lunghezza, è un magnifico classico del soul romantico, decorato con gusto dalle voci femminili e dagli arrangiamenti di archi.

Una lunga introduzione parlata, in effetti non propriamente necessaria visti i diciotto minuti di durata del brano, ci lancia in una versione dilatata e acida di "By the time I get to Phoenix", trasfigurata completamente rispetto alla pur brillante canzone composta da Jimmy Webb per Johnny Rivers nel 1965.

C'è poco da dire: se vi piacciono il soul, il rhythm & blues e la psichedelia, ci sono pochi dischi che possano entusiasmarvi più di "Hot Buttered Soul". L'album è stato una miniera di ispirazione per un numero enorme di artisti, sia all'epoca che nell'era dell'hip hop ("Walk on by" fu campionato da Notorious B.I.G., fra gli altri), e lanciò la carriera solista di Isaac Hayes facendone una figura di primaria grandezza della musica afroamericana. En passant, il successo di "Hot Buttered Soul" fu uno dei motivi trainanti della resurrezione della Stax Records.

- Prog Fox

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