giovedì 6 giugno 2019

Bruford: "One of a kind" (1979)



(tutto il disco si può ascoltare qua: https://www.youtube.com/playlist?list=PLOf97ULJj0rQBLl1ECMBqLH5InquZoDIH)




Nell'ottobre del 1978 Bill Bruford lascia gli UK, rompendo il sodalizio col bassista John Wetton. L'ex batterista di YES (official) e King Crimsonabbandona il progetto da lui fondato perché Wetton e il tastierista Eddie Jobson vogliono scaricare il quarto membro della band, il chitarrista Allan Holdsworth.

Bill decide allora di formare un nuovo gruppo, che si chiamerà semplicemente Bruford, con il quale incide questo valido "One of a kind" (pubblicato nel giugno del 1979).

Ad affiancarlo, oltre a Holdsworth, sono due musicisti che già lo avevano accompagnato in "Feels good to me", suo debutto da solista del 1977, ovvero il virtuoso americano del basso Jeff Berlin (si ascolti "Five G" per un esempio della sua classe) e il tastierista Dave Stewart, veterano della Scena di Canterbury. Il quartetto decide di realizzare un disco puramente strumentale, che musicalmente segue le coordinate del primo LP di Bruford, rispetto al quale però perde il contributo della eccezionale cantante e compositrice Annette Peacock.

Ed è questo il principale limite di un album comunque assolutamente godibile: la musica ricalca troppo quella di "Feels good to me", senza peraltro condividerne uno dei punti di forza. Vero è che l'album è un ottimo esempio di jazz rock progressivo di fine anni settanta e che non mancherà di illuminare con le melodie e il virtuosismo di tutti i musicisti coinvolti (anche se Berlin resta probabilmente sugli scudi); però non ha forse il coraggio di solcare oceani inesplorati, per quanto belle siano le coste dalle quali non si allontana.

Tra i brani più interessanti ci sono certamente i due pezzi conclusivi del disco, scritti originariamente per gli UK: si tratta della malinconica "Forever until sunday", in cui compare come magistrale ospite Eddie Jobson al violino, e della elaborata "The Sahara of Snow", scritta assieme a Jobson stesso.

Bizzarramente, Holdsworth lascerà Bill Bruford e soci poco dopo. Verrà rimpiazzato da John Clark per i successivi due dischi, "The Bruford Tapes" e "Gradually Going Tornado", che concluderanno l'avventura della band.

- Prog Fox

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