venerdì 26 aprile 2019

Stooges: "The Stooges" (1969)



(il disco completo si può trovare qui:https://www.youtube.com/playlist?list=PL8UfM7ycll7R6O6IHb03SsOAZWmUnr8ys)




Con questa recensione apriamo il libro del rock'n'roll su un gruppo musicale e su un artista che hanno giocato un ruolo di primissimo piano nella storia musicale degli anni settanta e oltre. Infatti il disco che recensiamo oggi è l'album di debutto degli Stooges, il cui cantante era nientemeno che il signor James Newell Osterberg, detto l'Iguana, più comunemente noto come Iggy Pop.

Iggy nasce il 21 aprile del 1947 a Muskegon, nel Michigan, nella regione dei Grandi Laghi, diventa un batterista ai tempi della scuola superiore e il suo mentore è Sam Lay, superbo batterista del blues di Chicago che fa anche parte della Paul Butterfield Blues Band.

Tra i gruppi nei quali suona ci sono gli Iguanas, da cui gli viene il soprannome Iguana e quindi Iggy. Quando diventa un cantante e fonda gli Stooges, nome preso in prestito dai Three Stooges, i Tre Marmittoni, trio comico slapstick leggendario negli States, viene folgorato dalla presenza scenica di Jim Morrison sul palco coi Doors, viene imbarazzato dal coraggio delle The Untouchable, un gruppo all girls che aveva preso in giro coi suoi compagni ma che poi si era rivelato migliore di loro, e viene ispirato dagli MC5, anche loro provenienti dal Michigan e coi quali vengono scritturati dalla prima major.

Le ispirazioni del gruppo sono così gli MC5, i primi Rolling Stones, il blues rock, Doors, Velvet Underground, insomma il versante più violento, ribelle e anticonformista del rock. Iggy si taglia sul palco, inventa lo stage diving e si cosparge di maionese e carne macinata. Segue i suoi eroi anche nel mondo della droga, infatti in capo a pochi anni gli Stooges saranno eroinomani inveterati. Oltre a Iggy, detto "Pop" per l'apparente somiglianza a un altro tizio così nomato del folklore locale delle loro parti, ci sono Dave Alexander al basso e i fratelli Ron e Scott Asheton rispettivamente a chitarra elettrica e batteria.

Per l'incisione del loro primo album è quasi scontato che a produrre questi personaggi serva un altro personaggione anticonformista e atipico: ci pensa nientemeno che John Cale, ex-Velvet Underground. Il musicista gallese tira fuori l'anima più rozza e distorta della formazione. La sezione ritmica suona brutale fin dal brano di apertura, il capolavoro "1969", con il wah wah di Ron Asheton in primo piano e il tribalismo percussivo del fratello Scott che non nasconde ma anzi magnifica l'ispirazione ritmica di maestri del blues elettrico come Bo Diddley. Lo segue subito un altro capolavoro di degradazione, "I wanna be your dog", pezzo che è vero antesignano dei Sex Pistols e delle loro cose più orecchiabili e al tempo stesso sgradevoli.

Gli assoli di Ron Asheton sono primitivi e violenti (si ascolti il tour de force chitarristico di "Not right"), il canto di Iggy Pop si modella ora su Mick Jagger ("No fun", ispiratissima dalla British Invasion, battimani compresi) ora sul Lou Reed più apatico e allucinato (la lunga "We will fall", la canzone più Velvet Underground del lotto, che fa da trait-d'union fra la psichedelia dei sessanta e il proto punk dei settanta - e tanto per, Cale ci mette anche una viola diabolica). "Ann" è un momento quasi intimo, per quanto doloroso, in cui emergono certe influenze di Morrison, mentre "Little Doll", che chiude il disco, è di fatto un blues sul quale la batteria tempesta tribale mentre Ron Asheton sfoga ancora le sue perversioni maniacali all'elettrica passata per un wah wah allucinato.

Il disco, che con il debutto degli MC5 "Kick out the jams" è uno dei più violenti dell'epoca, è un flop totale nel 1969, ignorato tranne che da quei pochi fattoni asociali che come Iggy inventeranno il punk, e tranne che per un uomo, un inglese visionario dalle intuizioni profetiche che vuole conoscerlo e ne diventa amico, estimatore, collaboratore e sponsor: David Bowie.

Ma questa è un'altra storia.

- Red

Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...