sabato 16 marzo 2019

Bijelo Dugme: "Bitanga i Princeza" (1979)

Si festeggiano i quarant'anni di uno dei capolavori della musica balcanica: "Bitanga i Princeza", quarto album in studio degli jugoslavi Bijelo Dugme, guidati da un giovane chitarrista di nome Goran Bregović (proprio lui, qualche anno prima della sua ben nota svolta di folk etnico).
Le composizioni di Bregovic, interpretate da un cantante talentuoso come Zeljko Bebek e da una band d'eccezione (Zoran Redžić, basso; Vlado Pravdic -Bijelo Dugme; e il nuovo innesto Điđi Jankelić, batteria) uniscono power pop, art rock e musica jugoslava in un'opera davvero affascinante e che merita di essere riscoperta nella sua interezza.



(il disco completo si può sentire qui:https://www.youtube.com/watch?v=rjzTrWb6IAg)

Con "Bitanga i princeza" ('il malfattore e la principessa') giungono al loro quarto album i Bijelo Dugme ('bottone bianco'), band jugoslava formatasi nel 1974 a Sarajevo, nell'attuale Bosnia-Erzegovina. 

Oltra ai membri fondatori Goran Bregović (classe 1950), chitarrista e principale compositore del gruppo, Željko Bebek (classe 1945), talentuoso e carismatico cantante, Zoran Redžić (classe 1948), bassista e Vlado Pravid (classe 1949), si aggiunge al gruppo il giovane batterista Điđi Jankelić (classe 1955), che prende il posto di Ipe Ivandić.

La musica dei Bijelo Dugme è un esplosivo, grintosissimo rock imbevuto di power pop, hard alla Deep Purple e folk in salsa balcanica, al quale contribuisce anche la cantante Maja Odžaklijevska, ospite come corista in diverse tracce del disco.

"Bitanga i Princeza" è considerato uno dei capolavori del rock jugoslavo e una delle opere più potenti del gruppo di Sarajevo. Il disco è composto da sole sette canzoni, la più nota delle quali è la conclusiva "Sve će to, mila moja, prekriti ruzmarin, snjegovi i šaš" ('Tutto, mia cara, sarà coperto di rosmarino, neve e canne'), vero manifesto del folk rock sinfonico jugoslavo, esuberante pezzo che ancora paga pegno al vecchio prog/art britannico pur svolgendosi in modo del tutto originale - e non solo per l'uso delle liriche in - uhm - quale sarà il termine giusto per la lingua, oggi? Serbocroato? Bosniaco?

Le istrioniche qualità del cantante Bebek emergono in un altro pezzo strepitoso, "Ala je glupo zaboravit' njen broj", ritmo e riff degni dei Deep Purple ma anche qui esecuzione completamente personale grazie alla voce di Bebek e alla sua controllata follia. Il disco si era aperto con l'ottima title track, nessuna nota sprecata su questo lato del disco, che prosegue con la stupenda "Ipak, poželim neko pismo", in cui si mescolano influenze della new wave e del reggae nella ritmica, che esalta le doti del neoarrivato Jankelic, e un tessuto di organo e chitarre che ricorda le strutture del primo Santana, con Bregovic in evidenza; e lo conclude "Kad zaboraviš juli", in cui al solenne incedere dell'organo si accompagna la melodia dal forte carattere balcanico intonata dalla voce di Bebek - prima del fantastico, struggente ritornello che ricorda un po' il folk prog italiano dei Malvasia e un po' le coeve opere dei Camel, anche per l'uso di archi e fiati nell'accompagnamento.

L'unico momento meno interessante del disco è "Na zadnjem sjedištu moga auta", registrata dal vivo, che apre il lato B; "A koliko si ih imala do sad" torna a far volare alto il 'bottone bianco' con un peculiare power pop degno di Kiss, Cheap Trick e Knack, ma da essi chiaramente distinto, prima di lasciare che il disco si concluda con il già citato epos finale, che, ci scusi il lettore per il paragone azzardato, sembra prefigurare con anni di anticipo successi come "In a lifetime" dei Clannad con Bono o "Winds of Change" degli Scorpions.

"Bitanga i Princeza" è uno dei punti più alti del rock dell'Europa orientale negli anni settanta, il cui valore va molto al di là del reperto storico o della curiosità per gli inizi della carriera del grande Goran Bregovic. Ci sono validi musicisti da riscoprire (il cantante Bebek su tutti) e una pletora di ottime e variegate composizioni che non hanno nulla da invidiare al rock angloamericano di quell'epoca fertile.

- Prog Fox

Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...