(disco completo disponibile qui: https://www.youtube.com/
I Chicago nascono a Chicago (ops) nel 1967 col nome di Chicago Transit Authority, prima di essere costretti a cambiare nome dalla VERA Chicago Transit Authority (la principale azienda di trasporti urbana ed extraurbana di Chicago) e trasferirsi a Los Angeles su suggerimento del manager e produttore James William Guercio, che avrà un ruolo importantissimo nel primo decennio di vita del gruppo.
Perlopiù studenti universitari, i Chicago sono di orientamento liberal, vicini agli hippie soprattutto rivoluzionari, e si gettano nel mondo del rock con il desiderio di spaccare il mondo: testi incendiari e politicamente motivati, perlopiù opera del tastierista Robert Lamm; una musica che mescola rock e jazz, anche grazie a una sezione fiati formata dal sassofonista/
Musicalmente, i Chicago sono uno dei primi gruppi a seguire l'idea jazz rock pop dei Blood Sweat & Tears (d'altronde Guercio aveva appena prodotto il loro secondo album), ma la loro visione, sia per la politica sia per l'uso di sole composizioni proprie, con contributi di tutti i membri, tutti ottimi musicisti, è ambiziosa e ispirata. Anche per questo il debutto su long playing della band, "The Chicago Transit Authority", è addirittura sulla distanza del disco doppio. Il lettore scafato probabilmente si sta chiedendo dove le cose siano andate male, considerato che il gruppo è noto ormai quasi solo per qualche ballata da crisi diabetica di fine anni settanta/inizio anni ottanta. Ma noi non preoccupiamocene e ascoltiamo insieme questo doppio fenomenale, inciso tra il 27 e il 30 gennaio del 1969.
Il primo LP è indubbiamente il migliore, con la facciata A che è puro capolavoro e uno dei momenti più alti di tutta la carriera del gruppo. "Introduction" è appunto una introduzione, cantata da Kath, che mescola con eleganza e vigore il jazz e il rock giustapponendoli senza sovrapporli. "Does anyone really know what time it is" si apre con un assolo free di pianoforte di Lamm prima di trasformarsi in un pop jazz delizioso. "Beginnings" vede armonie vocali in tipico stile californiano supportare un pop jazz bacharachiano condotto dalla voce di Lamm, prima che il pezzo si disgreghi in una lunghissima jam finale.
Il lato B inizia con la romantica "Questions 67 and 68", prima di volgere verso un hard rock infuso di venature soul e r&b nelle successive "Listen" e soprattutto nell'ottima "Poem 58", occupata per più di metà da un assolo al fulmicotone di Kath.
Il secondo LP inizia con sette minuti di "Free form guitar", che è proprio quello che dice il titolo, ovvero sette minuti di Terry Kath che fa noise e basta, il momento giusto per fare una scappata in cucina a prepararsi un panino mentre lo stereo va avanti. Il rock fiatistico di "South California Purples" prelude all'unica cover del disco, "I'm a man", originariamente dello Spencer Davis Group ai tempi di Steve Winwood, discreta ma inessenziale.
La quarta facciata dell'album ospita una unica composizione di James Pankow dedicata ai manifestanti contro la guerra in Vietnam aggrediti e arrestati il 28 agosto 1968 in occasione della loro protesta presso la Convenzione nazionale dei Democratici a Chicago. La suite è divisa in due parti, la cantata "Someday" e l'orgasmo chitarristico di "Liberation", alla quale seguono una sezione sospesa fra jazz di avanguardia e rock hendrixiano e un meditativo finale di atmosfera. Un estratto audio del loro inno di protesta "the whole world is watching", recitato di fronte alle violenze della polizia, si può udire nel "Prologue" alla suite e più avanti durante "Someday".
In conclusione, "Chicago Transit Authority" è un disco pienamente soddisfacente e uno dei migliori della storia della formazione. Si tratta anche del classico caso in cui un doppio LP è troppo ma un singolo LP sarebbe stato troppo poco, quindi, supportandosi nei momenti di cecagna con un panino e una birra, vale la pena di ascoltarselo tutto dall'inizio alla fine. Un disco fondamentale nell'evoluzione del jazz rock americano, che avrebbe presto avuto riverberi anche dall'altra parte dell'Atlantico, a partire dalla "Valentyne Suite" dei Colosseum e dall'opera prima degli If. Godiamone.
- Prog Fox
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