lunedì 10 dicembre 2018

Zoogz Rift: "Murdering Hell's Happy Cretins" (1988)

Altro disco uscito quarant'anni fa senza una data precisa è "Murdering Hell's Happy Cretins", piccolo capolavoro dell'underground americano degli anni '80 concepito da quel genietto (o forse genione, considerata la stazza) di Zoogz Rift.




(disco completo qui: https://www.youtube.com/watch?v=iGejdeTk70w)

Il cantante-chitarrista Robert Pawlikowski in arte Zoogz Rift arriva con “Murdering Hell’s Happy Cretins” al suo decimo album. Il lato A viene inciso dal vivo in Olanda con una formazione chiamata Shitheads che comprende i fedelissimi John Trubee (seconda chitarra) e Richie Hass (batteria), oltre al trombonista Toby Holmes, il fisarmonicista Rocky Howard e il bassista Willie Lapin. Sul lato B invece ci sono nuove composizioni in studio, con Hass che passa al vibrafono, Tom Brown alla batteria, e senza Trubee.

Il disco è un esempio sublime della poetica di Zoogz, che sa mescolare il college rock anni ’80 con le stupid songs e l’estetica dissacrante e avanguardistica di Frank Zappa e Captain Beefheart in un discorso totalmente personale (si ascolti in proposito “Sleazeball”). L’uso prominente di trombone e fisarmonica al fianco di una rockband tradizionale è semplicemente esilarante.

Gli arrangiamenti mostrano le notevoli capacità musicali del gruppo ogni qual volta esploda un interludio strumentale (“Mongoloid Middle America”, "A equals A"); Trubee consegna al gruppo un paio delle sue meravigliose composizioni (l’inedita “Alienation” e la vecchia “When my ship rolls in”) per fornire - a fianco della bizzarra cover di “Look at the fool” di Tim Buckley - un contraltare struggente e dadaisticamente malinconico alle visioni lirico-musicali più sregolate di Pawlikowski (l’assurda “Heart Attack” o il disturbante, paradossale orgasmo a due voci di “Tender Romance Sequence” – e quando intendiamo orgasmo, intendiamo proprio un uomo e una donna che fingono di fare sesso per tre minuti, mentre si eccitano recitando il titolo di vecchie canzoni di Zoogz).

Altri capolavori del disco sono la devastante “With the necessary changes having been made”, trait d’union fra Frank Zappa e John Zorn, e la strepitosa “Murdering Hell’s Happy Cretins”.

Per la sua mescolanza di brani dal vivo e brani in studio, di inediti e vecchi successi (se si possono chiamare tali per un eroe dell’underground come Zoogz Rift), “Murdering Hell’s Happy Cretins” può essere il punto di partenza giusto per esplorare la musica di questo spirito libero troppo presto strappatoci nel 2011 da una grave forma di diabete.

- Prog Fox

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