Il 10 novembre di quarant'anni fa usciva un classico dimenticato del punk britannico, "Germfree Adolescents", unico album in studio degli X-Ray Spex, gruppo capeggiato dalla cantante Poly Styrene.
Gli X-ray Spex sono uno dei grandi gruppi dimenticati del punk inglese. Nati nel 1976 per iniziativa di una giovanissima cantante scoto-somala, Marianne Joan Elliott-Said, nome d'arte Poly Styrene, che visto un concerto dei Sex Pistols si dice che chiunque sarebbe in grado di fare una cosa simile, gli X-Ray Spex si fanno conoscere con il singolo "Oh bondage up yours!" del 1977, in una formazione nota per la presenza della sassofonista Lora Logic, che però lascia il gruppo subito dopo.
Nel 1978 una formazione stabilizzatasi con Poly alla voce, Jack "Airport" Stafford alla chitarra, Paul Dean al basso, Rudi Thomson al sax e Paul "B.P." Hurding alla batteria incide il proprio unico album in studio, "Germfree Adolescents", vero e proprio classico dell'epoca.
Le influenze degli X-Ray Spex sono prima di tutto i Sex Pistols e Blondie, abbastanza chiaramente, ma anche il Frank Zappa delle stupid songs e delle rock opera. Il cantato sgolato e sempre sulle tonalità alte di Poly Styrene, la chitarra aggressiva di Airport e l'inusuale contributo del sax di Thomson rendono però il disco unico nel panorama punk dell'epoca.
A contribuire questa unicità i brillanti testi, zappianamente anti-consumisti ma con quel tocco di femminismo da parte della cantante che li rende davvero particolari, pur rifuggendo Styrene dal vero e proprio attivismo, scegliendo la via di un distaccato sarcasmo da osservatore ("an observer, not a suffering artist writing from tortured experiences"). Unusuale anche il suo look e il suo vissuto, figlia di padre somalo, cresciuta da una madre single, andava in scena volutamente trasandata, anti-sexy, con l'apparecchio ai denti.
Molti sono i pezzi favolosi nel disco ("Art-I-Ficial", "Identity", ecc.) anche se i più significativi in assolto sono i due che lo concludono su una nota elevatissima: "Plastic Bag", centro focale e tematico dell'album, strofa punk dominata da una batteria furiosa e dalle rasoiate della chitarra e ritornello mid-tempo con l'arrangiamento superbo del sax, a cui segue "The Day the World Turned Day-Glo", un punk rock perfetto in cui ancora una volta la violenta triade voce-sax-chitarra tocca vette sublimi di paranoia, rabbia ed epos che non si sentivano dai tempi di "Volunteers" dei Jefferson Airplane.
Il gruppo si scioglie poco dopo, Poly Styrene inizia una carriera solista nel 1980, che condurrà in modo indipendente e fiero al punto da incidere e pubblicare un ultimo album, "Generation Indigo", un mese prima della propria morte per un tumore al seno metastatizzato a soli 53 anni, il 25 aprile del 2011.
- Prog Fox
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