sabato 29 settembre 2018

Mercury Rev: "Deserter's Songs" (1998)

Oggi si festeggia il ventesimo anniversario di "Deserter's Songs" dei Mercury Rev, grande band sperimentale post-psichedelica degli anni novanta. Disco capolavoro della loro fase più pop, diede loro anche il successo commerciale.



(il disco completo si può ascoltare qui: https://www.youtube.com/playlist…)

Già nel 1995, in seguito all’uscita dal gruppo del cantante David Baker, i Mercury Rev avevano
iniziato a sperimentare suoni più pop e meno cupi e decadenti rispetto alle origini di fine anni ’80.
Tre anni dopo, nel 1998, viene presentato "Deserter's Songs", album capolavoro che li consegna al successo commerciale.


Del prog/rock psichedelico rimane soprattutto il carattere più trasognato e concettuale, meno il lato puramente psichedelico e le immense differenze all’interno di ogni canzone si fanno più mitigate, senza rinunciare al caratteristico eclettismo che ha sempre contraddistinto la band.

"Deserter's Songs" è soprattutto ricco: nella scelta e nell’uso degli strumenti; nella creazione di testi di forte impatto e mai banali; nelle atmosfere create dalla composizione di melodie suggestive, alcune adatte e perfette anche come musica per film. Questa ricchezza è sempre sorprendentemente ben somministrata con l’equilibrio tipico dei dialoghi presenti nei melodrammi e nelle opere corali (ascoltate "Endlessly", "Delta Sun Bottleneck Stomp" oppure "Tonite It Shows").

Lo stupore che comincia nell’ascolto e rimane in memoria si lega ai ricordi e alle esperienze, senza per questo cullare l’ascoltatore; ma li aiuta a fluire, purificati e liberati da ogni asprezza, dall’immaginazione all’osservazione delle cose del mondo.

- Piro

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