giovedì 23 agosto 2018

Jane's Addiction: "Nothing's Shocking" (1988)


È interessante notare come per molti la scena alternativa degli anni '90 inizi con "Nevermind" dei Nirvana (1991), quando in realtà già dalla fine degli anni ottanta esistevano band che avevano firmato dischi notevoli che la preannunciavano: Green River, Melvins, Faith No More, Soundgarden, e il gruppo che fece da trait d'union fra lo street metal dei Guns'n'Roses e il grunge, ovvero i Jane's Addiction di Perry Farrell.


I Jane's Addiction nascono a Los Angeles nel 1985 dalle ceneri di una band post-punk chiamata Psi Com, di cui era cantante Perry Farrell, ovvero Peretz Bernstein, ebreo newyorchese figlio di un gioielliere e di una artista suicidatasi quando Perry aveva soli 3 anni. Ragazzo ribelle e attratto dalla cultura di strada, Farrell si trasferisce a Los Angeles per vivere la scena surf e sviluppa un appetito formidabile per le droghe di ogni tipo.

A Farrell si uniscono, uno dopo l'altro, il bassista Eric Avery, il batterista Stephen Perkins e il chitarrista Dave Navarro. Il gruppo (che prende il nome dalla dipendenza della coinquilina di Farrell, l'eroinomane Jane Bainter) diventa una sensazione del circuito live della città, e a seguito del successo commerciale di Guns'n'Roses e Red Hot Chilli Peppers vengono messi sotto contratto dalla Warner Bros, desiderosa di accalappiarsi gli eroi musicali della gioventù di strada losangelina.

Dopo il live riadattato in studio "Jane's Addiction" (1987), il gruppo entra così in studio per incidere il proprio primo vero album, "Nothing's Shocking", vero capolavoro del rock alternativo, in cui riprendono anche in forma definitiva alcuni dei demo e delle canzoni del precedente lavoro.

Ad aprire il disco "Up the beach", che sa giocare bene le credenziali psichedeliche della formazione e anche procurare attimi di epos malinconico e di intenso struggimento, prima che "Ocean Size" dia il via alla violenza in modo fenomenale grazie al duo Farrell-Navarro. Molti sono i pezzi di livello: "Ted, just admit it", ispirato alla figura del serial killer Ted Bundy, è il brano più inquietante del disco; vigoroso e perverso hard rock, vede il proprio centro focale nella allucinata ripetizione dei mantra 'nothing's shocking' e 'sex is violent' da parte di Farrell. "Summertime Rolls" è invece il capolavoro psichedelico dell'album: uno scorrere di onde sempre più torreggianti di chitarra, sull'ossessivo, ipnotico ritmo di basso di Avery che poi riporta il brano al proprio inizio pacato attraverso una evoluzione quanto mai naturale.

"Mountain Song" si avvicina maggiormente all'heavy metal dei Guns'n'Roses e ospita una prestazione vocale distruttiva di Farrell, mentre "Jane says" è un altro capolavoro semiacustico che racconta la vita proprio della Jane Bainter che ispirò il nome del gruppo, un pezzo geniale nel suo essere basato essenzialmente su due accordi e sul delicato incedere delle steel drums di Perkins. La violenta "Pig's in Zen" conclude il viaggio con i solo zeppeliniani di Navarro gettati su un poderoso tappeto funk metal.

Disco che testimonia la fase di transizione fra heavy metal e grunge, "Nothing's Shocking" è il punto più alto della tormentata carriera dei Jane's Addiction. Droghe e contrasti interni porteranno allo scioglimento il gruppo nel 1991, dopo la realizzazione di un altro notevole lavoro, "Ritual de lo habitual" (1990; ma il gruppo si riunirà con e senza Avery diverse volte da allora). Il vigore, la violenza mescolata a slanci melodici, caratteristici anche dei Guns'n'Roses, vengono da Farrell & soci dirottati verso lidi meno metal e più rock-punk, contribuendo alla nascita del grunge. Ma giudicare questa opera solo in funzione del suo ruolo storico è farle un torto - e privarsi di un ascolto esaltante.

- Prog Fox

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