Forse il più importante LP brasiliano del secondo Novecento è "Tropicalia ou Panis et Circencis". Realizzato mentre il '68 infiammava il Brasile della dittatura, il
disco fu concepito da un collettivo di grandissimi musicisti e
compositori fra i quali gli Os Mutantes, Caetano Veloso, Gilberto Gil e Rogério Duprat.
Nel
corso degli anni '60 in Brasile - e più specificamente a Salvador,
nello stato di Bahia, e a Sao Paulo, nel sudest del paese - si forma un
gruppo di giovani artisti animati da un fuoco che si alimenta con l'odio
per il regime dittatoriale sorto nel 1964 e il desiderio di una
integrità artistica creativa e di avanguardia.
Questo collettivo democratico vede protagonisti personaggi che
diverranno tra i più grandi musicisti brasiliani degli anni settanta: i
cantautori Caetano Veloso (07/08/1942), Gilberto Gil (26/06/1942) e Tom
Zé (11/10/1936), la cantante Gal Costa (26/09/1945), la cantante e
attrice Nara Lofego Leão (19/01/1942 – 07/06/1989), l'arrangiatore e
compositore Rogério Duprat (07/02/1932), e il gruppo rock degli Os
Mutantes (la cantante e polistrumentista Rita Lee, 31/12/1947; e i
fratelli Arnaldo Baptista, 06/07/1948, bassista e cantante, e Sérgio
Dias, 01/12/1950, chitarrista). Ma non si limita solo alla musica: ne
fanno parte i poeti José Carlos Capinam (19/12/1941) e Torquato Neto
(9/11/1944 - 10/11/1972), lo scultore omosessuale Hélio Oiticica
(26/07/1937 - 22/03/1980), la cui installazione "Tropicalia" del 1967
diede il nome a tutto il movimento, e il cineasta Glauber Rocha
(14/3/1939 - 22/08/1981).
Alcuni di questi musicisti avevano
pubblicato su LP: Veloso e Costa avevano debuttato con "Domingo" nel
1967, a cui Veloso fa seguire "Caetano Veloso" nel 1968; Gilberto Gil
aveva inciso "Louvação" nel 1967 e "Gilberto Gil" nel 1968; l'esordio
eponimo degli Os Mutantes era uscito sempre nel 1968. In ognuno degli
album vi erano multiple collaborazioni fra questi artisti e altri che
facevano parte del gruppo, per cui fu quasi una scelta naturale quella
di realizzare un disco collettivo che fungesse da manifesto del loro
pensiero artistico.
Nasce così "Tropicalia, ou panis et
circencis", manifesto del tropicalismo, movimento culturale
autodefinitosi "antropofago", nel senso sviluppato dall'intellettuale
paulista Oswald de Andrade (1890 - 1954), che nel 1928 teorizza la
necessità della cultura brasiliana di cannibalizzare culturalmente il
colonizzatore, mettendo in discussione i modelli culturali occidentali e
auspicando una assimilazione creativa delle tante fonti presenti in
Brasile. Ribadire questa ideologia nel 1968 significa quindi che la
cannibalizzazione deve includere sia la bossa nova (sviluppata negli
anni cinquanta da João Gilberto, Vinicius de Moraes e Antônio Carlos
Jobim), musica autenticamente nuova e brasiliana (ma che si è
imborghesita e ha perso il proprio slancio avanguardistico), sia il
rock'n'roll, di cui vanno abbracciati gli sviluppi creativi (chitarre
elettriche, tastiere, entusiasmo liberatorio e controculturale) senza
limitarsi a una sterile replica in chiave manierista.
Dal punto
di vista musicale, la parte del leone la fanno i tre giovanissimi Os
Mutantes e il 'vecchio' Rogério Duprat che, dopo avere studiato in
Europa con Karlheinz Stockhausen e Pierre Boulez, colora di
arrangiamenti sperimentali e fantasiosi gran parte dei brani. Il suo
ruolo nel disco e più in generale nella musica pop brasiliana sarà tale
che verrà soprannominato sia il George Martin che il Brian Wilson
brasiliano.
I pezzi migliori sono quelli più antropofagi, come
il brano di apertura "Miserere nobis" di Gilberto Gil e Capinam, che
mescolano bossa nova, folk rock e psichedelia proto-progressive; come
"Panis et circencis", composta da Gil e Veloso e interpretata dagli Os
Mutantes su un arrangiamento strabordante di Duprat, in continua
accelerazione; o come il bizzarro folk sperimentale di "Enquanto seu
lobo não vem" di Veloso.
Di buon livello anche il pop
interpretato collettivamente di "Parque industrial" di Tom Zé, o la
festa ritmica di "Geléia geral" di Gil e Neto; il duetto di Gal Costa e
Caetano Veloso "Baby", che mescola il pop francese e l'exotica con
effetti stranianti grazie agli archi di Duprat e all'andamento in 6/8; e
"Mamãe, coragem", un'altra canzone solo all'apparenza semplice, scritta
da Veloso e Neto per la voce di Gal Costa.
Meno interessanti
seppur non deprecabili, invece, sono le cover, come "Coração materno" di
Vicente Celestino o "Três caravelas", versione in portoghese di una
canzone spagnola di Augusto Algueró e Moreu, o i brani più rispondenti a
stilemi classici della musica brasiliana come "Lindonéia". Fa eccezione
la bella versione di "Hino do Senhor do Bonfim" di Artur de Sales e
João Antonio Wanderley che chiude l'LP.
Il tropicalismo desta
scalpore e scandalo tanto a destra quanto a sinistra. Gli studenti
marxisti contesteranno ferocemente una tendenza che ritengono frivola e
culturalmente sottomessa ai modelli americani; il governo dittatoriale
ha invece paura di qualcosa che non capisce: il tropicalismo sarà uno
dei motivi per cui verranno abolite fondamentali libertà di espressione
dal 1969 al 1979. Gilberto Gil e Caetano Veloso verranno arrestati e poi
esiliati in Europa. Torquato Neto muore suicida nel 1972, proprio
quando le maglie della censura si allentano dopo avere ottenuto lo scopo
di distruggere la fase più politica della vita intellettuale del paese.
L'impegno civile di Gil e Veloso al ritorno sarà molto meno diretto e
per nulla scandaloso. Ma quella fiamma nata nel 1968 resterà potente
motore di tutta la migliore musica brasiliana degli anni settanta.
- Prog Fox
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