domenica 8 luglio 2018

Melvins: "Nude with boots" (2008)


L'8 luglio di dieci anni fa usciva l'ennesimo disco degli americani Melvins, grandi sopravvissuti dell'era grunge. "Nude with boots" è ancora una volta disco che, fra le occasionali cadute di tono, produce tracce che vanno dal rispettabile al grandioso.



(per ascoltare l'album --> https://tinyurl.com/y7koyhp2)

Se c'è una band che con convinzione assoluta rimane portabandiera del mondo emotivo rappresentato dal grunge, questi sono i Melvins. Passateci la consecutio. I Melvins cazzo sì! Nel 2009 pubblicano "Nude with boots" che oltre ad avere una copertina meravigliosa ha un sacco di pezzi fighi. Ma tanto fighi.

Prendiamo per dire "Dog Island", terza traccia del disco: qui siamo in terra sludge, territorio post-Black Sabbath per sette minuti e oltre, il tutto guidato dal doppio drumming di Dale Crover e Coady Williams. A parte Crover l'altro che c'è sempre è ovviamente King Buzz Osborne alla chitarra, poi qui completa la formazione il bassista Jared Warren, giunto nel 2006.

Poi prendiamo "The Kicking Machine", la canzone che apre il disco: un po' di riferimenti zeppeliniani riletti in chiava early nineties, grande divertimento di questi istrioni la cui passione musicale è sempre stata superiore a quella maniaco depressiva degli eroinomani di Seattle (senza loro nulla togliere, davvero: ai Melvins, infatti, manca del tutto l'esperienza catartica proprio per questo motivo - e anche per questo l'appeal del gruppo non può essere lo stesso per l'adolescente incazzato o emotivo).

L'eclettismo della band si coglie poi in "Dies Iraea", tipo Morricone elettrificato che ruba il tema di "Shining" ripreso dal "Dies Irae" di Hector Berlioz. Qui sembrano quasi gli Earth, che il Signore ce li tenga cari. Segue la ritmica selvaggia di "Suicide in Progress", libidine e controlibidine in cui i riff di Buzzo corrono agilmente sulle dual drums della band.

"The Smiling Cobra" è una delle canzoni più incisive, varia, esuberante, fantasiosa, con un breve solo geniale di Buzzo, il basso di Warren in primo piano e le due batterie ancora una volta scatenate. Lo segue un'altra canzone magistrale, "Nude with Boots", scanzonata e uptempo title track con linee vocali intelligenti e articolate.

Tutta sta messe di roba buona ci fa anche tollerare con grazia certi pacchi pesanti come le pseudosperimentali "Flush", "The Savage Hippy" e "It tastes better than the truth".

Insomma, se siete ammiratori del grunge anni '90 e dello sludge ma non vi prendete così sul serio, i Melvins sono la band che fa per voi. E "Nude with Boots" un disco buono come un altro per iniziare a conoscerli.

- Red


Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...