mercoledì 13 giugno 2018

Green River: "Rehab Doll" (1988)

"Rehab Doll", primo album dei Green River, è stato pubblicato nel giugno del 1988. Disco superbo della formazione dalla quale nacquero Mudhoney e Pearl Jam...



I Green River sono fra i padri fondatori del grunge di Seattle. Tra di loro militarono alcuni dei maggiori protagonisti di band successive, quali Stone Gossard e Jeff Ament, rispettivamente chitarra e basso dei Pearl Jam, e Mark Arm, voce dei Mudhoney. Oltre a loro, nella band militarono inizialmente Steve Turner alla chitarra e Alex Vincent alla batteria; questo quintetto incise la prima opera grunge nel dicembre 1984, l'EP "Come on down", ma nel 1985 Turner lasciò il posto a Bruce Fairweather.

Dopo un secondo EP nel 1986, "Dry as a bone", il gruppo entrò in studio per incidere il primo LP ad agosto del 1987, completandolo nel gennaio del 1988 e pubblicandolo a giugno.

"Rehab Doll", questo il nome del platter, è un disco superbo, da mandare a farsi fottere Jeff Ament e Stone Gossard, ma sopratutto Stone Gossard, per quello che hanno fatto dopo con i Pearl Jam. Qui sono cattivi e sporchi, anche grazie all'ottimo contributo di Fairweather e Vincent, mentre il laidissimo Mark Arm spadroneggia, capace di essere punk, heavy e grunge a seconda della bisogna.

Il gruppo si distrusse durante le sessioni di registrazione perché Gossard e Ament dovevano andare a fare i soldi con il campione della nasal retentive calliope music, per citare Zappa, ovvero il signor Eddie Quantsonofigoeimpegnatoecihogliocchiserielosguardointenso Vedder.

Non che voglia male a Vedder o ai Pearl Jam, però quanto erano più fighi e zozzi i Mudhoney. Che poi sono i figli dei Green River per parte di Mark Arm che li fondò e ci cantò. Invece sti cazzo di Pearl Jam oh, mi vanno pure bene ma non mi va bene se allora mi criticate perché mi piacciono Warren Zevon e gli Eagles. Voglio dire, lo accetto dai fan dei Mudhoney ma non da quelli dei Pearl Jam.

Che poi in realtà i Mudhoney ci sono ancora, come i Pearl Jam. Ma non sento un loro disco dal novanta-boh, magari potrebbe essere ora.

In ogni caso "Rehab Doll" spacca di brutto, soprattutto "Forever means", "Porkfist" e "One more stitch". Ascoltatelo e imparate.

Dico a voi, fan di Eddie Vedder! Imparate da Mark Arm come si canta.

Che poi in "Do the evolution" mi piaceva pure ma perché Stone Gossard ha smesso di suonare la chitarra come fa in "Rehab Doll"?

Boh.

- Red

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