Il 6 giugno di quarant'anni fa usciva "The Cars", album omonimo della
band di Boston, protagonista della scena new wave della città del New
England.
I Cars confezionano un prodotto perfetto, che sa incrociare power pop e new wave come pochi prima e dopo di loro.
I
Cars vengono fondati a Boston nel 1976 e si costruiscono lentamente una
solida reputazione nei locali e nelle radio della città. Scelti dalla
Elektra come il top act del loro scarno roster new wave, incidono a
febbraio del 1978 il loro album omonimo, che esce il 6 giugno dello
stesso anno.
"The Cars" è un
fantastico disco che unisce new wave e power pop come nessuno era ancora
riuscito a fare, anche grazie al suono impeccabile, leccatissimo,
disegnato dal produttore Roy Thomas Baker, noto soprattutto per il
lavoro coi Queen (del cui sound ci sono chiare influenze infatti).
A condurre il gioco è il leader Ric Ocasek, lungagnone di origini
polacche che scrive canzoni sarcastiche e disimpegnate che si accoppiano
bene a quelle dei Ramones nei testi e sembrano un incrocio di Cheap
Trick e Talking Heads nelle musiche. Il tocco dell'artista sta nella sua
incredibile sensibilità pop'n'roll, con tutto il cucuzzaro di
influenzine anni cinquanta riscontrabili nel doo woop e nei call and
response quasi gospel, come in due delle canzoni migliori di tutto il
lotto, "My best friend's girl" e "Just what I needed".
Altre
canzoni notevoli sono "Good times roll", il finale di "All Mixed Up" e
soprattutto "Don't cha stop", ma tutto "The Cars" è un disco originale e
pieno di idee: non c'è nulla che non sia già stato sentito nel rock, ma
la fusione di idee e suoni è certamente inedita, anche grazie alla
creatività di tutti e cinque i musicisti (Ric Ocasek, chitarra e voce;
Elliot Easton, chitarra; Greg Hawkes, sax e tastiere; Benjamin Orr,
basso e voce; David Robinson, batteria). Interessante anche l'uso delle
due diverse voci soliste, quella più nasale e punk di Ocasek e quella
più classica di Orr.
Il disco fu un grande successo e proiettò i
Cars in prima linea fra le band di new wave di fine anni settanta, al
punto che la casa discografica volle rinviare l'uscita del loro secondo
album, "Candy-O" per non danneggiare le ancora buone vendite del primo.
La cosa però non fu possibile, perché il quintetto di Boston aveva le
idee chiare su chi dovesse decidere le cose in quel momento.
Ma questa è un'altra storia.
- Red
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO: # -- A -- B -- C -- D -- E -- F -- G -- H -- I -- J -- K -- L -- M -- N -- ...
-
Nell'ottobre di quarant'anni fa viene pubblicato "Robinson - come salvarsi la vita", nono album del cantautore milanese ...
-
Il 23 gennaio del 1967 esce "Jacques Brel 67", il nono album del cantautore belga Jacques Brel. Brel entra nello studio Barclay di...
Nessun commento:
Posta un commento