Cinquant'anni fa oggi usciva "Music from Big Pink", il disco di esordio della THE BAND.
Nati come accompagnatori prima del rocker Ronnie Hawkins a Toronto, poi
di Bob Dylan, questi cinque ragazzi (quattro canadesi e un sudista)
inventarono, lavorando con Dylan, il roots rock, con quello che il
nostro recensore considera uno dei cento dischi più
importanti del Secondo Novecento.
"Music
from Big Pink" nasce dal sogno della più nota delle band di supporto di
Bob Dylan di realizzare il proprio potenziale creativo. Uno dei dischi
più importanti ad uscire nel 1968, "Music from Big Pink" , nel bel mezzo
dell'era psichedelica, ne usa il linguaggio musicale
- chitarre elettriche, armonie corali, distorsioni - per inventare un
genere completamente diverso: chiamatelo come volete - americana,
country rock, roots rock.
I membri di quella che sarebbe
diventata nota come la Band (quattro ragazzi canadesi e un sudista) si
conobbero tra il 1958 e il 1963 entrando al servizio di Ronnie Hawkins,
un cantante rock dell'Arkansas trasferitosi a Toronto, in Canada.
Dopo averlo abbandonato nel 1963, nel 1965 tre di loro registrano
l'album "So many roads" con il chitarrista folk blues John Hammond Jr.
Quando Bob Dylan decide per la sua rivoluzionaria svolta elettrica, è
Hammond che gli consiglia i cinque ragazzi della Band per accompagnarlo
nel suo controverso tour dal settembre del 1965 al maggio del 1966. Uno
di loro, il batterista Levon Helm, li abbandona però dopo un solo mese,
turbato dalle fortissime reazioni negative del pubblico folk che
disapprova il fatto che il suo eroe Dylan abbia elettrificato la propria
band. Ma anche quel tour contribuì al fatto che tra 1965 e 1966 il folk
rock spazzasse per sempre via tali forme di stolido purismo.
Dopo il grave incidente motociclistico di luglio 1966, Dylan si chiuse
nella propria casa di Woodstock e si mise a comporre e incidere
materiale proprio e cover con la Band, per un totale di un centinaio di
canzoni circa. Fu in questo periodo che Dylan collaborò anche alla
scrittura di alcuni dei brani che finirono in questo disco, mentre Levon
Helm ritornò a lavorare con loro.
Rinforzato dalla competenza
musicale ben più elevata dei suoi compari, strumentisti creativi e
pieni di immaginazione, Dylan coniò con la Band un nuovo linguaggio
musicale che si appropriava della nuova capacità degli arrangiamenti dei
freak e degli hippies ma li metteva al servizio di una forma musicale
fortemente basata sul folk e sul country. Il resto del materiale fu
messo a punto dal gruppo in una casa ribattezzata Big Pink, sempre in
compagnia di Dylan.
Il nuovo genere sviluppato dalla Band fu di
importanza decisiva per il futuro per vari motivi. Innanzitutto
riportava in un certo senso all'inizio e chiudeva il cerchio aperto dai
Byrds, che erano partiti dal folk e da Dylan per arrivare alla
psichedelia. La Band riutilizzava tutto il materiale sonoro (dalle
chitarre elettriche alle armonie vocali agli arrangiamenti elaborati)
sviluppato dal 1964 al 1968 e lo riportava nelle sue tematiche folk e
country, fortemente modernizzato ma anche ripulito dagli eccessi
avanguardisti e lisergici. Se la musica rock sembrava poter riandare al
folk e al country solo attraverso il nascente soft rock californiano di
James Taylor e di Crosby, Stills & Nash, la Band aprì una via
diversa al patrimonio del passato americano, mostrando come gli elementi
comuni del country blues e del folk rock potessero essere infusi delle
innovative, contemporanee istanze musicali.
Tale visione fu
poi perseguita con successo, in modi diversi, da tanti altri: Grateful
Dead, Byrds, Seatrain e Allman Brothers Band, per fare degli esempi. In
questo senso, "Music from Big Pink" è un album indispensabile per
comprendere la nascita del genere, alla stregua del suo seguito "The
Band" e dei primissimi dischi dei Creedence Clearwater Revival.
Tra i tanti notevoli brani, i capolavori assoluti sono la canzone di
apertura "Tears of Rage" (testo enigmatico di Dylan per voce e musica di
Manuel); "The Weight", una delle canzoni più famose della Band (scritta
da Robertson e cantata da Helm); e la conclusiva "I shall be released"
(ancora una composizione di Dylan), resa più straziante se si pensa che
il carcerato che cerca di illudersi di potere uscire presto dalla
prigione anticipa beffardamente il destino del suo interprete Richard
Manuel, che inizierà presto a sprofondare nell'alcolismo e nelle droghe,
perdendo voce e capacità di suonare e comporre, fino al prematuro
suicidio avvenuto nel 1984.
- Prog Fox
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO: # -- A -- B -- C -- D -- E -- F -- G -- H -- I -- J -- K -- L -- M -- N -- ...
-
Nell'ottobre di quarant'anni fa viene pubblicato "Robinson - come salvarsi la vita", nono album del cantautore milanese ...
-
Il 23 gennaio del 1967 esce "Jacques Brel 67", il nono album del cantautore belga Jacques Brel. Brel entra nello studio Barclay di...
Nessun commento:
Posta un commento