venerdì 18 maggio 2018

Giles, Giles & Fripp: "The Cheerful Insanity of Giles, Giles & Fripp" (1968)


Cinquant'anni fa oggi venivano completate le registrazioni di "The Cheerful Insanity of Giles, Giles and Fripp", disco di esordio dei fratelli Peter Giles (bassista), Michael Giles (batterista) e di Robert Fripp (chitarrista). Il disco è noto soprattutto per essere stato l'atto di nascita della formazione che sarebbe diventata quella dei King Crimson, ma questo è profondamente ingiusto: l'album infatti è una perla preziosissima di pop psichedelico anni sessanta.




 

 I fratelli Michael Giles (batterista, classe 1942) e Peter Giles (bassista, classe 1944), nativi di Bournemouth, decidono di fondare un gruppo rock e per farlo mettono un annuncio su un giornale locale per un tastierista che sappia anche cantare. Evidentemente però nel Dorset, la contea inglese sulla Manica nella quale si trova Bournemouth, di giovani tastieristi non ce n'erano tanti, cosicché i Giles si accontentano dell'unico che si presenta all'annuncio, sebbene non sia un tastierista e tantomeno sappia cantare: stiamo parlando di un giovane chitarrista di nome Robert Fripp (classe 1946).

Bournemouth è, nella storia del rock, uno di quei luoghi di incrocio magici che ogni tanto si formano inspiegabilmente, crocevia di musicisti e artisti di talento. A Bournemouth infatti nascono o crescono, oltre ai fratelli Giles e a Robert Fripp, anche John Wetton (1949), Richard Palmer-James (1947), Greg Lake (1947) e Andy Summers (1942) - che naturalmente si conoscevano tutti fin da ragazzi.

Nell'agosto del 1967 nasce quindi il terzetto di Giles, Giles & Fripp; non avendo reclutato un cantante, saranno i due fratelli a impugnare il microfono. Come gran parte dei musicisti di belle speranze dell'epoca, i tre si trasferiscono a Londra a fine anno, iniziando la solita trafila di demo che li porta a un primo contratto discografico. Il 26 febbraio del 1968 i tre ragazzi entrano in studio con l'ausilio di una sezione d'archi, una sezione fiati, di un trio di coriste e del più noto tastierista sessionman della swinging London, il già famoso Nicky Hopkins. Ne nasce "The Cheerful Insanity of Giles, Giles & Fripp", disco che verrà pubblicato solo a settembre e che sarà un flop clamoroso.

"l'allegra pazzia di Giles, Giles & Fripp" (questo significa il titolo del disco) è un album delizioso sospeso fra pop psichedelico, progressive rock e jazz pop, uno degli antesignani del genere, nato e cresciuto in quel biennio apertosi con la pubblicazione di "A whiter shade of pale" nel 1967 da parte dei Procol Harum. I tre ragazzi sono allo stesso tempo più sofisticati e meno aggressivi sia dei Procol Harum che dei Nice, ma certamente meno morbidi dei Moody Blues (le altre band proto-progressive dell'epoca), e non condividono la fascinazione blues/folk di Traffic e Jethro Tull.

Il loro album è totalmente originale e servirà come bozza di lavoro per l'evoluzione del gruppo in quelli che dal 1969 saranno i King Crimson (d'altronde chiunque conosca il nome di Robert Fripp non può essere stupito dalla piega che ha preso questa storia); e contiene inoltre sfumature di umorismo e leggerezza ("One in a million", "Elephant Song") che spariranno presto quando il controllo creativo passerà sempre più prepotentemente nelle mani del sempre più tenebroso Fripp.

Il lato A e il lato B vengono divisi in due parti 'tematiche' unite fra loro da brevissimi, surreali frammenti narrativi, "The Saga of Rodney Toad" nel lato A e "Just George" nel lato B. Il disco è composto in parti più o meno uguali fra Giles, Giles e Fripp, anche se il suono complessivo è corale e ben amalgamato. Fripp è già chitarrista dalla tecnica sopraffina, come si sente fin dalle tessiture che decorano l'apertura "North Meadow", dalle diteggiature intricatissime di "Suite No. 1" o da "The Crukster", che ha già in nuce sia i King Crimson di "Starless and Bible Black" (1974) che quello di "Discipline" (1981).

Altri momenti strepitosi del disco sono "Call tomorrow" di Peter Giles (che quasi anticipa di dieci anni il pop di "Before and after science" di Brian Eno), la melanconica "Little Children" (con il trio femminile delle Breakaways a illuminare ai cori), il capolavoro di Michael Giles "Thursday Morning", dominato da una malinconia struggente degna dei migliori Kinks e da armonie corali strazianti dei due fratelli, il pop jazz di "The sun is shining".

Per rinforzare il proprio sound, a settembre del 1968 il gruppo aggiunse in organico il sassofonista, flautista e tastierista Ian McDonald, che portò con sé la propria ragazza Judy Dyble (ex-Fairport Convention) alla voce. Quando però si lasciarono, la Dyble lasciò anche il gruppo.

In seguito alle vendite insoddisfacenti, Robert Fripp iniziò le sue manovre per il controllo creativo del gruppo: suggerì infatti di rimpiazzare Fripp stesso oppure Peter Giles con il loro amico Greg Lake, un altro chitarrista di Bournemouth. Davanti a questa idea, scoraggiato dai cattivi risultati avuti dalla band, Peter Giles risolse il problema andandosene lui per primo. Fripp ebbe così la meglio (anche se Lake dovette passare dalla chitarra al basso) e il nuovo quartetto, per il quale avrebbe scritto i testi il poeta Peter Sinfield, amico e co-autore di Ian McDonald, cambiò nome in King Crimson il 30 novembre del 1968.

Ma a prescindere dalle connessioni col futuro, "The Cheerful Insanity of Giles, Giles & Fripp" è album consigliato a chiunque ami il progressive rock degli esordi, il pop psichedelico inglese e i King Crimson, ed è sicuramente una delle opere più originali del Sessantotto britannico. Se siete amanti del rock di quegli anni, questo album non va dimenticato e non vi deve sfuggire.

- Prog Fox


 

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