(qui potete trovare il disco completo: https://www.youtube.com/
Catherine Bush nasce il 30 luglio del 1958 a Bexleyheath, nel Kent. Il padre, Robert Bush, è un medico, la madre, Hannah Daly, irlandese, è una danzatrice folk dilettante. La sua famiglia, cattolica, è amante dell'arte e della musica: i fratelli maggiori, John e Paddy, sono rispettivamente un fotografo e un liutaio e musicista.
Anche Kate impara a suonare il piano e inizia a comporre canzoni. Un amico di famiglia che conosce David Gilmour, il chitarrista dei Pink Floyd, gli passa delle sue registrazioni: Gilmour, colpito, decide di aiutarla a produrre un demo di tre canzoni col quale riesce a farla mettere sotto contratto dalla EMI: è il 1975 e Kate Bush ha appena diciassette anni.
Passano due anni durante i quali Kate usa l'anticipo per studiare danza e arte dei mimi, finché la EMI non le affianca Andrew Powell, un amico di Gilmour e membro del The Alan Parsons Project, per produrre il suo primo album: nasce così "The Kick Inside" (nel quale si trovano anche due tracce registrate originariamente nel 1975).
Tra i musicisti che accompagnano Kate ci sono, oltre al tastierista e arrangiatore orchestrale Powell, altri quattro membri dell'Alan Parsons Project (Duncan MacKay alle tastiere, Ian Bairnson alle chitarre, David Paton al basso, ma soprattutto Stuart Elliott alla batteria, che diventerà la spalla ritmica di Kate Bush per i trent'anni successivi), il tastierista e percussionista Morris Pert dei Brand X, e infine il fratello Paddy Bush, che si occupa qui di mandolino, armonica e cori e che le sarà vicino per tutta la carriera.
"The Kick Inside" è il primo album e il più riuscito della pure splendida carriera della cantautrice inglese; ed è anche il più bel disco cantautorile britannico dell'era punk. Si tratta niente di meno che di un capolavoro, che va molto al di là del successo clamoroso del singolo "Wuthering Heights" che da allora lanciò permanentemente Kate nel firmamento delle artiste del rock.
"The Kick Inside" presenta tredici brani piuttosto agili e svelti: sono in gran parte melodiosi, sinuosi e brillanti, condotti per mano dalla professionalità discreta di Powell e dalla voce giovanile, trionfante e strabordante della Bush. Il disco è tutta un'ode all'amore nelle sue molteplici forme, e la Bush riesce a rinnovare il repertorio romantico con esuberanza adolescenziale e doti da intrattenitrice consumata.
Vanno infatti menzionate anche le liriche, che non sono mai banali: liriche di una ragazza innamorata dell'amore, appassionata, romantica, amante della poesia, capace di creare elaborate metafore, fare allusioni sensuali o ed erotiche, mostrando anche qui come si possa ancora dire qualcosa di nuovo o diverso ed emozionare parlando e cantando d'amore.
"Moving" (ispirata da e dedicata al suo istruttore di danza Lindsay Kemp, già collaboratore di David Bowie), "The Saxophone Song" (incisa da David Gilmour quando la Bush aveva appena 16 anni, con l'ottimo Alan Skidmore al sax) e "Strange Phenomena" aprono l'album togliendo il fiato: si tratta di una esplosione di suoni e colori che hanno l'odore del vento che attraversa campagne e brughiere delle Isole Britanniche, in uno stile folk pop progressivo innovativo e allo stesso tempo classico, di quel tipo di classicità che hanno solo le opere senza tempo, immortali.
"Kite" mostra come le influenze reggae e ska che si diffondevano nel rock britannico in quegli anni non lascino indifferente neanche Kate Bush. Si tratta di un altro pezzo meraviglioso con un ritornello accattivante in cui i vocalizzi della Bush mettono i brividi. Seguono la commovente "The man with the child in his eyes", altro brano originale del 1975 realizzato dai soli Bush, Gilmour e Powell, e, in posizione centrale nel disco, "Wuthering Heights", brano che Kate stessa volle fosse pubblicato come primo singolo promozionale del disco, canzone intrisa di romanticismo ottocentesco ed ispirata dall'omonimo libro di Emily Brontë ("Cime tempestose" in italiano), che Kate lesse dopo averne visto una trasposizione della BBC.
La scelta di Kate fu riuscita, per quella che è diventata la sua opera più nota: "Wuthering Heights" raggiunse infatti il primo posto in classifica nel Regno Unito, in Irlanda, Italia, Nuova Zelanda e Australia. Menzione d'onore per l'intelligente solo di Ian Bairnson in chiusura di brano.
Il secondo lato parte con un brano più ritmato, "James and the Cold Gun", che prelude ad alcuni degli sviluppi successivi della carriera di Kate ed è caratterizzato da una ottima performance della sezione ritmica. "Feel it" è una notturna ballata pianistica che mostra gli aspetti più esplicitamente erotici e sensuali della scrittura della Bush.
L'esilarante "Oh to be in love" è fra le migliori composizioni del lato B, in equilibrio precario eppure riuscito tra una strofa delicata e suadente e un ritornello marziale, e si caratterizza per il contributo al mandolino del fratello Paddy. "L'amour looks something like you" amplia il campo delle influenze della Bush, potendo godere di elementi jazz nell'arrangiamento, ancora una volta grande prova di gusto del chitarrista Bairnson.
"Them Heavy People" recupera le sensazioni reggae di "Kite" mentre Kate duetta col fratello Paddy; "Room for the Life" e "The Kick Inside" conducono a termine il disco dignitosamente, anche se appare chiaro come a questo punto del disco il più sia già stato detto.
"The Kick Inside" è un disco semplicemente immancabile nelle collezioni di qualunque serio appassionato di musica inglese, e una delle opere più compiute e importanti di una artista solista rock degli ultimi cinquant'anni. Se ancora non la conoscete, è il momento giusto per colmare questa lacuna.
- Prog Fox
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