giovedì 1 marzo 2018

Agalloch: "The White" (2008)

Il 29 febbraio di dieci anni fa usciva "The White", EP degli Agalloch - The Official Page, band di folk/pagan metal statunitense in cui militavano all'epoca il bassista e il chitarrista degli Sculptured (di cui abbiamo parlato pochi giorni fa, dato che si festeggiava il decennale del loro album "Embodiment: Collapsing under the Weight of God"). "The White" è un EP di folk metal atmosferico davvero affascinante. 



Gli Agalloch nascono nel 1995 a Portland, Oregon, sotto l'impulso del batterista John Haughm: la direzione musicale del progetto viaggia tra folk e pagan metal, con ampie incursioni nella musica atmosferica di eredità black (si pensi al Burzum di "Philosophem").

Tra i principali collaboratori di Haughm arriva da subito Don Anderson, meglio noto come chitarrista e seconda voce degli Sculptured, gruppo di melodic death metal originario dello stato del Washington, un po' più a nord quindi. Tra le due formazioni rimarranno sempre legami molto forti per tutta la loro carriera.

Quando si arriva alla pubblicazione di "The White", Haughm ha lasciato da tempo le pelli ad Aesop Dekker per concentrarsi sulle chitarre e la voce, e oltre ad Anderson gli Sculptured gli hanno prestato anche il bassista Jason William Walton. Con questa formazione (che proseguirà fino al termine della loro carriera nel 2016), il quartetto incide "The White" (proprio mentre Walton e Anderson sono impegnati nelle registrazioni di "Embodiment" della loro altra band, per il quale Haughm disegna la copertina).

"The White" è un EP, ma per essere un EP è piuttosto lungo, dato che dura oltre 30 minuti. Si tratta di un lavoro di valore indiscusso: quasi completamente strumentale, sa riutilizzare in maniera creativa il lungo patrimonio folk-metal che trae le sue origini dai primi dischi dei Led Zeppelin e si conclude appunto con il neo folk pagano, esoterico o black di David Tibet o Burzum.
A dominare, soprattutto la prima parte del lavoro, sono le chitarre acustiche che maggiormente richiamano i Led Zeppelin, mentre nella seconda metà prevalgono tastiere e pianoforte, che concludono il lavoro con la melanconica "Sumerisle reprise".

 A incuriosire ulteriormente sono i riferimenti espliciti all'horror inglese del 1973 "The Wicker Man", storia di una investigazione di polizia nel mondo neopagano che si nasconde nelle isole Ebridi, nel nord della Scozia.
"The White" è un lavoro davvero memorabile, che ci sentiamo di consigliare a chi ha qualche sensibilità per questo tipo di suoni e atmosfere, ed una ottima introduzione alla discografia degli Agalloch.

- Prog Fox

(per ascoltare il disco completo potete andare qui: https://www.youtube.com/watch?v=r_159hlCnNk)

Nessun commento:

Posta un commento

ARTISTI IN ORDINE ALFABETICO:   #  --  A  --  B  --  C  --  D  --  E  --  F  --  G  --  H  --  I  --  J  --  K  --  L  --  M  --  N  --  ...