(qui per l'ascolto completo dell'album: https://www.youtube.com/
A ottobre del 1976 viene pubblicato "Ullàlla", settimo album di Antonello Venditti. Venditti ha 27 anni ed è reduce dal successo di "Lilly", singolo che descrive il tormento di una eroinomane visto dagli occhi di un suo ex amante. Il successo fu molto criticato da certi colleghi, come gli Stormy Six, che lo accusarono di farsi bello con un impegno sociale posticcio, melodrammatico e non realmente sentito.
Impermeabile alle critiche e forte del successo, Venditti incide il nuovo album con prestigiosi sessionmen fornitigli da Mogol e Battisti, tra i quali Walter Calloni alla batteria, Hugh Bullen al basso, e soprattutto Ivan Graziani alla chitarra, con il quale cura la scrittura e gli arrangiamenti delle canzoni (nello stesso momento, Venditti e Graziani lavorano anche a "I lupi", il venturo disco di Graziani stesso).
Il disco che ne risulta è uno dei meno amati da Venditti stesso, eppure è uno dei suoi più interessanti. Il trittico di apertura ribadisce il valore del cantautore romano, ma lascia intatti i dubbi sulla sincerità del suo impegno politico: "Maria Maddalena" (https://www.youtube.com/
Lasciano invece perplesso le prove quali "Una stupida e lurida storia d'amore" e soprattutto "La strada", un malriuscito tentativo di canzone 'a-dogmatica' sulla prostituzione.
Altro brano di primario interesse del disco è invece "Jodi e la scimmietta" (https://www.youtube.com/
L'album è figlio del proprio tempo ma, complice anche la decisiva presenza di Ivan Graziani, resta testimone memorabile di un'epoca, ed è assolutamente meritevole di un ascolto.
- Prog Fox
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