lunedì 3 febbraio 2025

Mount Eerie: "Sauna" (2015)

Esce il 3 febbraio di dieci anni fa "Sauna", album dei Mount Eerie, progetto guidato dal cantautore americano Phil Elverum. Si tratta di una delle migliori opere della sua lunga carriera, sperimentale eppure accessibile, languida e insinuante senza essere (quasi) mai noiosa.



(disco completo: https://tinyurl.com/mvbthtzx)

Nel panorama della musica indie americana, termine usato in modo tanto vago e inappropriato quanto il termine alternativo negli anni novanta, numerosi sono i progetti musicali che risultano essere poco più che cantautori che si spacciano per band. Fra questi troviamo anche Phil Elverum, cantautore originario dello stato di Washington il cui moniker preferito è quello di Mount Eerie, col quale incide dal 2003.

Il suo stile di folk rock si sviluppa in modo allo stesso tempo più sperimentale e più pop della media, con una enfasi non piccola sulle suggestioni date dall'atmosfera che riesce a creare. Culmine di questo percorso musicale è "Sauna", album del 2015 in cui Elverum si immagina di trovarsi in una condizione di isolamento da un ambiente esterno caratterizzato da un inverno cupo e tempestoso. La sauna, la baita in montagna, il cottage in legno, rappresentano così il luogo dove rifugiarsi per il cantautore di origine norvegese, e il centro focale da cui riflettere sul mondo.

Il disco viaggia su percorsi suggestivi fin dalla prima traccia eponima, lunga ben dieci minuti, in cui un pallido organo pomeridiano è accompagnato dal crepitare del fuoco, da sbuffi di vapore e dal respiro lento di chi sta utilizzando la sauna.

Dopo questo stupefacente inizio, il disco alterna brani rumoristici morbidi, dalle punte arrotondate, come "Turmoil", "Pumpkin" ed "Emptiness" (in cui forse più chiaramente emerge l'influenza dei Talk Talk di Mark Hollis), a brani abrasivi resi argutamente inoffensivi dalla pacata voce di Elverum ("Boat", "Youth"), folk acustico imbevuto di voci femminili ("Dragon"), momenti più dilatati e rarefatti (i tredici minuti di "Spring", che fa una dannata fatica a partire ma soprattutto sul finale contiene anche momenti suggestivi nonostante l'eccessiva lunghezza), talvolta mescolando elementi differenti tra loro ("Books", "This"), preservando però sempre nell'ascoltatore il desiderio di sfogliare la pagina successiva dell'opera, brano dopo brano.

"Sauna" è chiaramente uno dei prodotti più strani e sorprendenti usciti da quel mondo indie che ha dominato gli anni a cavallo del 2010. Si tratta anche dell'ultimo album prima del cancro al pancreas che si porta via Geneviève Castrée, la moglie di Elverum, a soli 35 anni, lasciandolo solo con loro figlia. La musica di Elverum cambierà radicalmente a seguito di questo evento traumatico, interrompendo di fatto la sua evoluzione artistica per gettarlo in uno stato di profonda disperazione.

- Prog Fox

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