venerdì 20 ottobre 2023

Brian May & Friends: "Star Fleet Project" (1983)

Il 20 ottobre di quarant'anni fa viene pubblicato "Star Fleet Project", mini-album di Brian May. Il chitarrista si trova in California mentre i Queen sono in pausa e incide la propria versione della sigla americana di un programma televisivo giapponese per ragazzi amato dal figlio. Per farlo chiama l'amico Eddie Van Halen e altri luminari del rock come il batterista dei REO Speedwagon Alan Gratzer. Il risultato è un piccolo capolavoro hard. Gli incroci delle chitarre di Brian e Eddie sul brano eponimo del disco sono un volo pindarico inebriante.



(disco completo con bonus, rimasterizzato 2023: https://tinyurl.com/bdd4bypw)

È il 1983, primo anno dopo un decennio in cui i Queen non pubblicano nulla, né un LP né un EP né un singolo. Il gruppo è reduce dal tour di "Hot Space", universalmente considerato il loro disco peggiore, e vengono da tre anni in cui hanno pubblicato tre dischi e fatto tour infiniti. Piuttosto scarichi, e in un periodo non ideale neanche per quanto riguarda i rapporti all'interno della band, decidono di prendersi una pausa. Il batterista Roger Taylor e il leader Freddie Mercury iniziano a lavorare a materiale solista, mentre i ben più tranquilli John Deacon (basso) e Brian May (chitarra) decidono di dedicarsi alla famiglia.

È un giorno di aprile e a Brian, che al momento risiede a Los Angeles, viene un'idea: improvvisare una jam session assieme ad alcuni amici musicisti che vivono nei dintorni e che sono più o meno in pausa al momento, ovvero Alan Gratzer, batterista dei REO Speedwagon, e nientemeno che Eddie Van Halen, oltre a un paio di amici sessionman basati a LA, il bassista Phil Chen (che ha lavorato con Jeff Beck e Rod Stewart, fra gli altri) e il tastierista Fred Mandel.

Riunito il gruppo in una giornata di aprile, Brian mostra loro le idee sulle quali lavorare: prima di tutto, la sigla televisiva di un programma per bambini giapponese di cui è appassionato il figlio; secondariamente, una sua nuova canzone, "Let Me Out".

Il tema di Star Fleet, geniale pezzo pop rock scritto dal compositore inglese Paul Bliss, viene trasformato in una festa di hard rock anni ottanta con le chitarre di Eddie Brian che improvvisano una fantasia di assoli clamorosi; Brian, inoltre, ci lascia una delle sue interpretazioni vocali più convincenti, veleggiando sopra al tessuto ritmico del quintetto con arioso trasporto. Una piccola meraviglia estesa per ben otto minuti di durata (il videoclip, per ovvie esigenze televisive, si riduce ad appena la metà).

Seguono due pezzi blues, la sopracitata "Let Me Out" e "Blues Breaker", compilata a partire dalle migliori jam incise dal quintetto come tributo ai grandi bluesmen americani e ai loro eredi britannici, primo fra tutti Eric Clapton. Entrambi i brani sono ancora una volta incentrati sull'intreccio chitarristico delle due leggende della sei corde, e manderanno in sollucchero i fan dell'uno e dell'altro.

Qualche mese dopo la jam session, Brian May, prima di rientrare in studio verso la fine del 1983 con i Queen per incidere "The Works" (1984), contatta Eddie Van Halen: quei venti minuti di musica gli sembrano talmente buoni che vorrebbe pubblicarli. Eddie chiede di ascoltarli e rimane estasiato dal senso di gioia e divertimento che traspare dalla sessione, e gli da luce verde. Resta solo da ottenere il permesso dell'autore Paul Bliss, si missa tutto il materiale e si va in stampa.



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