martedì 25 luglio 2023

Metallica: "Kill 'em all" (1983)

Esce il 25 luglio di quarant'anni fa un disco seminale nella storia del metal: "Kill'em All", prima fatica sulla lunga distanza dei Metallica, incisa poco dopo avere completato il quartetto storico del gruppo, formato da James Hetfield (chitarra, voce), Lars Ulrich (batteria) e Cliff Burton (basso) con Kirk Hammett, che sostituisce il problematico chitarrista Dave Mustaine, co-autore di quattro brani e futuro fondatore dei Megadeth. Un disco fortemente innovativo che contribuisce in maniera determinante alla crescita del movimento metallaro americano, in primis nella direzione del thrash metal. Pietra miliare.



(disco completo: https://tinyurl.com/5badzbaz)

25 luglio 1983, fu la data in cui venne pubblicato "Kill’em All", primo lavoro dei Metallica, album che rappresentò l’alba del movimento metal americano, con qualche anno di ritardo rispetto alla prima ondata britannica, considerato (a ragione) dalla critica internazionale come uno degli album più influenti e seminali della scena rock & metal.

Ora, mettiamo subito in chiaro che non si tratta del loro miglior lavoro, ed era certamente ancora acerbo sotto ogni punto di vista (con il timbro di Hetfield ancora adolescenziale, una padronanza dei propri strumenti che stava ancora venendo affinata, e un aspetto “lirico” ancora molto ingenuo), d’altronde si tratta di un’opera composta da un gruppo di ventenni che si stavano inoltrando su terreni ancora non battuti frutto dell’irruenza e sbruffonaggine della gioventù (in origine il titolo pensato per l’album era “Metal up your ass”, per dire…), che però colpisce subito per una spiccata indole compositiva volta a produrre pezzi diretti e dannatamente accattivanti, già molto prima che arrivasse Bob Rock a capitalizzare (o a snaturare, a seconda dei punti di vista) il loro potenziale, e a farli campare di rendita per oltre trent’anni.

Della prima incarnazione dei Metallica facevano parte Lars Ulrich e James Hetfield, considerati rispettivamente l’anima e la mente del gruppo. Si aggiunsero a completare la lineup Dave Mustaine e Cliff Burton. La militanza di Mustaine non durò molto venendo estromesso ancora prima che "Kill’em All" vedesse la luce (giusto in prossimità dell’inizio delle registrazioni, per essere precisi), il rimpiazzo non tardò ad arrivare: Kirk Hammett.

Come è arcinoto, all’addio di Mustaine seguirono polemiche infinite che si protrarranno per gli anni a venire, e che generarono una faida a distanza fra le due fazioni (a onor del vero, generata quasi a senso unico da Mustaine). Mustaine, co-autore di 4 pezzi presenti sull’album, si appropriò di uno dei migliori del lotto, "The Four Horseman", riproponendola sotto il nome di "The Mechanix" nell’album di esordio dei suoi Megadeth.

L’album annovera, oltre alla già citata, celeberrima "The Four Horseman", il loro vero e proprio cavallo di battaglia degli esordi, "Seek & Destroy", composizione tanto semplice nella sua struttura quanto celebre per i suoi versi e riff anthemici. E sfogliando la tracklist troviamo pure evergreen quali "Whiplash", "No Remorse", l’opener "Hit The Lights" e "Motorbreath", autentici archetipi delle nascenti sonorità speed/thrash metal (all’epoca, il confine che separava queste due catalogazioni di generi era molto sottile, e spesso sconfinavano l’uno con l’altro).

Non siamo di fronte a un masterpiece, quelli arriveranno nell’immediato futuro, "Kill’em All" non è uno di quei dischi impeccabili che hanno segnato un’epoca, ma è il disco che l’inizio di quell’epoca l’ha inaugurata.

- Supergiovane

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